lunedì 30 aprile 2007

Acaro & Pulce - 47


Anche se oggi innumerevoli persone fanno il ponte, la redazione di Roy Batty Strikes Again non si ferma. Domani però sì perché è la festa di noi lavoratori. Arrivederci a mercoledì per sempre interessanti scoop. Per davvero, eh?

venerdì 27 aprile 2007

Acaro & Pulce - 46


A causa di uno spiffero sul locale per Novara, Acaro e Pulce erano stati scaraventati fuori dal finestrino. Dopo giorni e giorni di cammino, nelle lande desolate del Piemonte e della Lombardia, i nostri amici sembravano aver perso ogni speranza di sopravvivenza, quando...

giovedì 26 aprile 2007

Oggi parliamo di pendolari

Il pendolare è un essere vivente studiato dagli scienziati sin dal secolo scorso.
Negli anni la catalogazione è diventata via via sempre più chiara e, grazie all’antropologo, naturalista e astrologo Mario Fluxus, oggi possiamo definire le varie specie.

Pendolare Edera: così chiamato perché si attacca agli altri pendolari e non li molla più. In genere si associa a compagnie di pendolari già costituite e rodate che detestano gli intrusi. Ma il pendolare Edera se ne frega perché non capisce di essere di troppo e continua nella sua arrampicata. Il pendolare Edera è odiato da tutti anche perché a volte scrocca pure le sigarette e le focacce.

Pendolare Robinia: prende bene su ogni terreno ed è difficile da estirpare. A differenza del pendolare Edera, il Robinia fa già parte di una o più compagnie di pendolari. E la sua particolarità è che sa tutto di tutto. Qualunque argomento si intavoli (stupidaggini di solito), lui deve essere il protagonista perché conosce molto bene l’argomento (ma non è vero), perché ha vissuto questa o quella esperienza in prima persona (tutte frottole), perché è dotato di buon senso (altra grande balla, perché in genere è uno sfigato che non sa mai con chi parlare perché nessuno lo ascolta).

Pendolare Cipresso: è sempre vestito di scuro, in perenne tenuta da lutto famigliare. È serio, non parla con nessuno, è solitario e non rivolge la parola a nessuno. Raramente alza lo sguardo dal giornale o dal libro e sempre e solo per punire con un’occhiataccia qualcuno che non gli va a genio.

Pendolare Ginepraio: se ci finisci in mezzo, sono guai. Al pendolare Ginepraio appartengono tutti i vostri ex compagni di scuola o di squadra, ex vicini di casa, ex colleghi di lavoro che non vedete da tempo e che preferireste non vedere mai più. Il pendolare Ginepraio vi intrattiene per almeno due ore su argomenti futili o addirittura imbarazzanti. Se il Ginepraio è un vostro ex-compagno di liceo vi chiederà se alla fine vi siete laureati. Se giocava con voi a basket, vi riporterà alla memoria quella volta che negli spogliatoi avevate buttato le mutande di Rossi nel cesso (il fatto è che lui vi ha scambiato per un altro perché Rossi siete voi e adesso sapete chi è il colpevole). Se invece il Ginepraio è un ex vicino di casa, vi dirà che siete cresciuti tanto in sua assenza.

Pendolare Quercia: inamovibile, da anni sulla stessa linea, stessa ora, stessa carrozza. Il Quercia sono ormai duecento anni che viaggia sulle Nord e a volte non si ricorda neanche più perché. È sempre solo e triste. La gente lo saluta per inerzia ma nessuno gli rivolge la parola perché pare porti pure sfiga. Il Quercia se domani non è sul treno non se ne accorge nessuno.

Pendolare Abete (o Ebete, dipende dai casi): è sempre frizzante e pieno di verve sin dal primo mattino. Ha un volume di voce sempre al di sopra della soglia del fastidio, ride e scherza come un cretino, dice cose stupide e crede di far simpatia con epiteti e idiomi stra-sentiti o prestati da una TV di scarsa qualità. Alcuni esempi: “ma sei proprio bastardo dentro”, “ciao gioia”, “cioè… è allucinante”, “quando il treno è in ritardo il controllore non osa passare”.

Pendolare Pino: è il nomignolo che hanno alcuni pendolari che si chiamano Giuseppe.

Pendolare Ortica: se ne sta lì tranquillo ma come lo guardi ti viene il fastidio. In genere lo trovi sui treni della sera, con un carico di stress addosso. Siccome l’Ortica è remissivo e placido d’animo preferisce sfogare il nervoso della giornata di lavoro staccandosi le pellicine dalle dita, mangiandosi le unghie, infilando le dita nel naso, nelle orecchie, tra i capelli. Un vero schifo da vomito istantaneo a cui non potete sottrarvi se non cambiando posto, treno o cittadinanza.

Pendolare Petunia: sa di essere gradevole di aspetto e ci marcia. Attira a sé tutte le femmine, come la petunia fa con le api. Fa il figo con le donne, fa il superfigo con gli uomini. Non è così fastidioso, però le sue scenette ormai vi hanno stufato e ne fareste tranquillamente a meno.

Pendolare Margherita: pensa di essere carina, ma ce ne sono cinquecentomila come lei. All’interno della compagnia del treno la Margherita vuole essere sempre al centro dell’attenzione. Si lascia sedurre dai maschi (sempre orripilanti), cede ai complimenti (sempre banali), emette risatine stupidine quando viene fatta una battuta (sempre vecchia o di cattivo gusto). Quando si registra una new entry femminile nella compagnia che magari è un po’ più bellina di lei (ma poco poco), passa il viaggio in silenzio, imbronciata, pensando al modo migliore per cacciare la rivale dal gruppo. In genere ci riesce, magari facendola licenziare dal suo posto di lavoro grazie a delle conoscenze incrociate. E torna al suo mediocre splendore.

Pendolare Rosa (o Nontiscordardimè): è una super gnocca (oppure un super modello). Non sono pendolari veri e propri, ma viaggiatori occasionali sui treni dell’odio. Capita raramente di incontrarli, sono sempre da sole/i e non aprono mai bocca con nessuno (anche perché non conoscono una parola di italiano), ma tutti rimangono a bocca aperta al loro passaggio. Si crea un improvviso silenzio. C’è chi si rifà il trucco, chi si sistema la cravatta, chi sviene dall’emozione, chi si spruzza il deodorante sotto le ascelle. Il pendolare Petunia, che sa di essere di bell’aspetto, si lancia in un approccio triste e imbarazzante che sfocia, in genere, in una denuncia alla Polfer per molestie e violazione del comune senso del pudore.

venerdì 20 aprile 2007

Mister Enigma contro Capitan Capo

È una splendida mattina a Milan Town. Il sole si intrufola trionfante con i suoi raggi tra le fronde degli ippocastani, gioca sbellicandosi con bagliori e luccichii sulle placide onde dei canali, insidia la dolce coltre di smog e polveri sottili facendo abbronzare pure gli abitanti del quartiere cinese che ne approfittano per scendere in strada e fare festa.
A casa Enigma tutto tace, anche perché sono le 6 del mattino e a quell’ora anche l’essenza della giustizia dorme. Però squilla il telefono.
- Driiin.
- Pronto, questa è la segreteria telefonica di Mister Enigma. Al momento non sono in casa, o magari ci sono però siccome vivo sempre in una perenne incertezza non sono in grado di fornirvi una precisa collocazione del sottoscritto in questo esatto istante. Anyway, lasciate un messaggio dopo il bip e vediamo di scendere a un compromesso. Bip.
- Enigma, razza di degenerato, rispondi subito al tuo commissario Riddle. Alza quella maledetta cornetta, è un ordine! Ah, un momento, ricordo solo adesso che Enigma si sveglia solo se si usano metodi dolci. Allora, vediamo se ne ricordo qualcuno. Enigma? Enigmuccio? Svegliati pigrone, ti ho preparato una colazione da favola a base di lenticchie e barbabietole. Su cucciolone Enigmone, alzati, dai… se ti alzi prestino ecco che ti arriva un bel bacino…
- Pronto commissario, che bella sveglia. Grazie.
- Grazie un corno, porta subito la tua carcassa qui al quartier generale. È una questione di vita o di morte, anzi più di morte che di vita.
- E la colazione?
- Potrai bere un sontuoso caffè liofilizzato della macchinetta. Adesso muoviti, ti voglio qui entro 3 secondi.

Dopo 15 secondi Enigma si presenta alla porta del commissario Riddle.

- E’ permesso? Sono Enigma… commissario? Che polverone qua dentro…
- Certo che c’è polvere, sto ristrutturando l’ufficio. Già che ci sono sto costruendo all’interno una villetta bifamigliare fronte mare con doppia esposizione, finiture di pregio in contesto signorile. Ehi, voialtri, attenti con quelle putrelle e smettetela di bere birra Prinz, siete in ritardo sulla tabella di marcia. A proposito di ritardo, Enigma, ti avevo chiesto di essere qui entro 3 secondi, ce ne hai messi 15. Niente caffè.
- Commissario, il locale caldaia lo dispone vicino alla taverna?
- Leva le mani dalla planimetria, parliamo piuttosto della minaccia che incombe sulla nostra povera città. Il temibilissimo Capitan Capo è evaso dalla prigione dove era stato rinchiuso e per il genere umano non ci sarà scampo. Sarà un’ecatombe, non sopravvivrà nessuno. Considerati già morto, Enigma.
- Capitan Capo? E chi sarebbe?
- Come chi è? È l’acerrimo nemico del Pianeta Terra, è il più grande costruttore di parcheggi del mondo, protettore dei parcheggiatori abusivi e pure di quelli con contratto a tempo indeterminato. Lo avevano sbattuto in carcere su un’isola del Lago Maggiore, un’isola talmente segreta che nessuno sa dove sia. Ma oggi lo hanno visto emergere dalle acque e salire sul diretto da Laven-on-Lake per Cadorna Station pagando il regolare biglietto. È la fine.
- Ma no, commissario, vedrà che si sistemerà tutto…
- Certo, Capitan Capo sistemerà tutto a suo modo. Getterà asfalto e catrame ovunque, erigerà autosili dappertutto. Non ci sarà più un solo filo d’erba e per noi amanti della Novelle Cuisine sarà una tragedia.
- Lo fermerò io, commissario. Mi dica dove si trova adesso.
- E che vuoi che ne sappia? So solo che qualche minuto fa ha telefonato a Radio Milan Town per richiedere il suo pezzo preferito “Everything in its right place” dei Radiohead. Nel sottofondo i nostri ingegneri acustici hanno isolato le seguenti parole “materiale in arrivo al binario 4 effettua treno stesso binario”. Ho attivato i massimi esperti di codici cifrati dell’universo ma nessuno è riuscito a scoprire cosa significa.
- Ok commissario, ci penso io.
- No Enigma. Non servirà a niente. Ormai siamo tutti spacciati. Resta qui con me a goderti le ultime ore di vita. Poi ci buttiamo insieme dalla finestra perché il nemico non ci colga da vivi. No, non gli daremo questa soddisfazione!
- Commissario, stia tranquillo. Salverò io il mondo. Mi dia solo qualche ora e vedrà.
- Ah sì? E allora muoviti, non c’è tempo da perdere. Io nel frattempo mi occupo dell’installazione dell’idromassaggio nel bagno padronale.

Enigma si fionda a Cadorna Station e sale su un treno svizzero al binario 4. Il treno è piuttosto vuoto e, per passare inosservato, il nostro eroe si siede di fianco a un gruppo di studenti del Politecnico e finge di essere uno di loro.

- Bella ragaz, oggi mi fiocino l’esame di Analisi1, brutta storia, qualcuno ha degli input per passarlo?
- Amico, smamma. Con quella faccia lì a chi la vuoi dare a bere? Scommetto che sotto a quell’impermeabile sei nudo. Fila via depravato schifoso!
- Ma no ragazzi, c’è un malinteso. Io sono Mister Enigma, il supereroe più…
- Tu sei un supererrore della natura, vecchio bavoso. Sparisci o chiamo la Polfer.
- Ok d’accordo. Ma voi studiate con profitto che un domani sarete la classe dirigente di questo paese…
- Ma vaffanbrodo, va’.

Enigma perlustra le altre carrozze. Giunto ormai all’ultima, nota che tutte le persone sedute sono disposte nei primi posti seguendo un ordine preciso.

- Se tanto mi dà tanto, allora Capitan Capo è ancora su questo treno. Chi altri se non un parcheggiatore potrebbe disporre le persone in questo modo? Per farlo uscire allo scoperto dovrò utilizzare l’arma della provocazione. Mi siedo in fondo, a casaccio, he he.

Infatti, dopo qualche minuto…
- Ehi capo, che ci fai parcheggiato laggiù. Di qua c’è posto. Vieni, vieni, vieni. Stop.
- A-ha, beccato. Sei tu Capitan Capo. Il tuo viaggio è terminato. Consegnati al sottoscritto Mister Enigma, che rappresenta la giustizia e vedremo di tenerne conto.
- Ma figuriamoci se mi arrendo a un povero demente come te. Dai, aria, aria che qui ho un sacco di lavoro da fare.
- Adesso ti ammanetto così non potrai più fare il monello.
- Levati di torno, babbeo, o ti trasformo in parcometro. Non hai capito niente della vita. Guardati in giro, guarda che casino abbiamo combinato… disordine, caos, il mondo è nelle mani perverse di uno stratega della confusione. Villette a schiera qui, capannoni industriali là, palazzoni di su, tralicci dell’enel di giù… tutto questo non ha senso. Meglio una bella colata di catramina e non ne parliamo più. Inoltre se sull’asfalto disegniamo delle strisce, possiamo mettere in ordine tutte le nostre automobili, per colore, per modello, per tipo di combustibile. Non sarebbe bello tutto ciò? Che sogno…
- Sogno? L’hai voluta tu. Mi costringi a estrarre la mia arma segreta, un indovinello terribile: se Pierino parte in quarta, non gli si spegne la macchina?
- Uh? Maledetto… che cosa hai combinato alle mie certezze? Sento venir meno la mia autostima, mi sento confuso, debole… debole… molto debole… ho paura, David… ho paura David…

E così anche questa volta il prode Enigma riesce a risolvere la situazione. Capitan Capo viene condannato a 5 anni di servizi socialmente utili nel ricovero delle auto trovate abbandonate sui portabagagli dei treni o sui binari delle Nord. Gli studenti del Politecnico saranno tutti bocciati al primo appello perché anziché seguire le lezioni giocavano a Tetris con la PSP. Enigma si reca immediatamente dal commissario Riddle, pieno di entusiasmo e di voglia di vivere.
- Commissario, il mondo è salvo! I nostri figli potranno continuare a sperare in un mondo migliore anche perché gli uccellini cinguettano sulle linee dell’alta tensione.
- Sì lo so, ho letto delle tue prodezze sull’edizione serale del Corriere della Sera, l’interessante quotidiano gratuito che mancava. Bravo Enigma, adesso però non ho tempo di festeggiare con te, devo recarmi al Luna Park della Schiranna di Varese, un luogo che offre sano divertimento, allegra giocosità e raffinato gusto nei dettagli.
- Va bene commissario. Le auguro una splendida serata. Io rimango qui a cambiare il toner alle stampanti.
- Bravo. Adesso esci per favore che devo scegliere il vestito più adeguato.

Enigma è felice. Perché anche se un uomo sbaglia ce ne sarà sempre un altro pronto a correggerlo. E noi vogliamo lasciarlo vivere di questa patetica illusione. Mentre riempie di sostanza cancerogena la stampante multifunzione con il sorriso sulle labbra, una donna delle pulizie senza permesso di soggiorno lo affronta.
- Madre de Dios, che spaghetto! Ma che cosa ci fare qui tu a quest’ora della noche? Adeso ora di mangiare polenta o bere aperitivo in locale ultra-glamour per tuti voi coleti bianchi di questa cità freda e inospitale. Quale esere tuo nome?
- Voi non sapete chi sono… e neppure io!
- Ok, ma togliti quel soriso dalle labra che mi infastidisce mucho.
- Va bene.

giovedì 19 aprile 2007

Comunicazioni urgenti

A causa del surriscaldamento delle membra del sig. Roy Batty, il blog è rimasto chiuso per qualche giorno. Grazie a una terapia a base di stupefacenti illegali, Roy Batty è stato in grado di scrivere una nuova fantastica avventura di Mister Enigma che verrà pubblicata domani su questa emittente.
La redazione vuole ringraziare tutti i messaggi pervenuti di pronta guarigione. Inoltre un ringraziamento a Mamotchi, BB, Lupo Aviario e Rob per i commenti costruttivi che potrebbero tracciare un nuovo percorso editoriale.
Un enorme grazie al Grande Pollo per il suo intervento. Ciò dà un senso diverso a questo blog e riempie la redazione di sommo orgoglio, anche se i Romani(sti) hanno ritardato la festa scudetto a una squadra che non nominiamo ma a cui vogliamo bene per una ignota ragione.
A domani per la fantastica avventura di Mister Enigma!

lunedì 16 aprile 2007

Mister Enigma - 3


Non so se è una buona idea pubblicare queste strisce, mi sto annoiando anch'io.
Buona settimana per tutta la settimana.

venerdì 13 aprile 2007

LN Confidential - Intervista al Grande Pollo


LN Confidential, la più grande agenzia di stampa dell’universo, composta da agenti segreti iscritti all’albo dei giornalisti, è di nuovo in pista per voi. E l’argomento di oggi è il Grande Pollo. Molti sostengono che non esista, altri dicono di averlo visto in sogno, altri affermano che è un cartolaio di Venegono Superiore, altri ancora che è uno sciamano di una setta segreta. Basta, ecco la verità. Il Grande Pollo esiste ed è un essere umano come tutti noi. E siccome LN Confidential è sempre prodiga di informazioni e notizie di prima mano, vi sveliamo di più: il Grande Pollo non è più il direttore del Pollonord perché si è trasferito a Roma. Inoltre, dopo innumerevoli indagini, abbiamo scoperto che il Pollonord ha chiuso i battenti per ristrutturazione (altro scoop da urlo).
Grazie al nostro abilissimo, preparatissimo, nonché migliore collaboratore, Roy Batty, abbiamo incontrato il leader maximo del pollaio in un localino in piazza di Spagna.
Tra un caffè (costato quanto il finanziamento per i lavori di quadruplicamento) e una sigaretta, ecco l’intervista raccolta dal dott. Batty che pubblichiamo integralmente.
- Allora, Grande Pollo come va?
- Ma che razza di domanda è?
- Voglio dire, qui a Roma come si sta?
- Si lavora poco, si mangia bene, si ruba agli italiani, c’è sempre il sole e ogni sera Anita Ekberg fa il bagno nella Fontana di Trevi.
- Sul serio?
- Ovviamente no, ma non mi venivano in mente altre banalità da darle in pasto.
- Possiamo darci del tu, se vuoi…
- No.
- Ok, come vuole. Una domanda che i polli si pongono frequentemente è: come mai lei è venuto qui a Roma?
- Non sono affari suoi.
- Suoi di me?
- Sì di lei.
- Lei che sarei io?
- Non abbiamo detto che ci saremmo dati del lei?
- Sì. Un’altra domanda che le volevo chiedere…
- Se mi pone una domanda mi sta bene, se mi chiede una domanda non le rispondo neanche…
- Non ho capito, in realtà volevo…
- In realtà? Io dico basta all’utilizzo di questa locuzione avverbiale. Se sento ancora una volta dire “in realtà” monto su tutte le furie!
- Ok, anyway…
- La smetta di utilizzare termini anglosassoni, che impoveriscono il linguaggio e lo rendono odioso.
- Adesso le pongo una domanda personale.
- Uff, ma che razza d’intervista è questa?
- La prego, mi risponda. Io le sto antipatico?
- Antipatico? Non la conosco neanche… Lei mi è totalmente indifferente.
- Ah, no perché una volta le avevo scritto una mail ma non mi hai mai risposto…
- Non ricordo minimamente a quale mail lei stia alludendo. Sicuramente sarà stata una stupidaggine.
- Sì, probabilmente sì.
- Bene, possiamo definire conclusa questa buffonata?
- Sì, non la disturberò oltre. Un’ultima cosa. Mi fa un saluto in romanesco?
- Ma va’ mmorì ‘mmazzato, va’…
- Grazie. Adesso vado alla stazione Termini e prendo il treno per Milano Centrale. Arrivederci.
- Ma dove vai Roy? Dai scherzavo, vieni qui che ti offro un vino dei Castelli!
- Davvero? Che bello Grande Pollo, ma allora lei è simpatico?
- Dammi del tu, Royaccio! Ma sì, sono un essere umano anch’io, no?
- Allora ti sto simpatico?
- Ma certo, sim-pa-ti-cis-si-mo!
- Allora, dai! facciamo un giro sulle carrozze folkloristiche trainate dai cavalli che circolano nel centro storico della Capitale.
- Ok!
- Andiamo al Colosseo e facciamoci scattare delle foto con i centurioni finti!
- Andata!
- Andiamo al Teatro Parioli a seguire una puntata del Maurizio Costanzo Show!
- Adesso non esageriamo.

Mister Enigma - 2


Ecco la seconda striscia di Mister Enigma! Siccome oggi è venerdì (e per accontentare gli affezionati lettori di riviste scandalistiche), nel primo pomeriggio andrà in onda un'edizione speciale di LN Confidential. Perciò non prendetevi la mezza giornata, eh?

giovedì 12 aprile 2007

Mister Enigma - 1


A grande richiesta torna Mister Enigma. Anzi, ritorna dal passato grazie alla RoyBattyTimeMachine®. Le strisce che pubblicheremo, infatti, risalgono al 2001 e furono scritte dal vostro Roy Batty (proprietario di questo blog) e illustrate dal grande D.Q. (ideatore del personaggio di Mister Enigma e gran canaglia in libertà).

Ecco a voi la prima striscia!
(Giorno dopo giorno, unendo le strisce tra di loro - e i puntini da 1 a 58 -, capirete il senso della storia, sempre che ce ne sia uno.)

mercoledì 11 aprile 2007

Acaro & Pulce - 45


Molti lettori ci chiedono come nasce una vignetta di Acaro e Pulce. Come tutti i più grandi artisti e intellettuali del mondo, anche Roy Batty utilizza un taccuino su cui, una volta trovata l’ispirazione, traccia l’avvincente avventura dei due personaggi più amati di Internet. Poi il bozzetto viene passato all’ufficio esecutivo che, grazie ai potenti mezzi informatici, viene ridisegnato in formato digitale. A questo punto il reparto rifinitura colora il tutto con sapienti accostamenti cromatici e invia l’originale al IT department che carica il file sul blog. Capito?
(Domani il grande ritorno: due avventure di Mister Enigma a fascicoli, due capolavori per collezionisti che ci terranno inchiodati al monitor per almeno un mesetto.)

martedì 10 aprile 2007

Acaro & Pulce - 44


Quella di oggi è una puntata di transizione (e anche un po' noiosa). Domani c'è una bella sorpresa. Arrivederci.

giovedì 5 aprile 2007

Acaro & Pulce - 43


Per cause dipendenti dalla nostra volontà, domani non saremo attivi. Quindi vorremmo rivolgerVi i nostri più sinceri auguri di buona Pasqua, da parte di tutto lo staff. Per l'occasione Roy Batty ha cambiato pure la maglietta (vedi qui a lato).
Ci rivediamo il 10 aprile.

mercoledì 4 aprile 2007

Acaro & Pulce - 42


Informazione pubblicitaria: inviate u SMS con il testo "Acaroetpulce" (senza virgolette) e ricevete subito fantastici loghi, suonerie e wallpaper per rendere originale e unico il vostro cellulare. Il costo è irrisorio.

martedì 3 aprile 2007

Acaro & Pulce - 41


Da oggi, per essere in linea con le politiche di risparmio energetico, rinunciamo a scrivere "puntata". Anche noi di Roy Batty Strikes Again contribuiamo a preservare l'ambiente per un futuro migliore. Grazie.