È una splendida mattina a Milan Town. Il sole si intrufola trionfante con i suoi raggi tra le fronde degli ippocastani, gioca sbellicandosi con bagliori e luccichii sulle placide onde dei canali, insidia la dolce coltre di smog e polveri sottili facendo abbronzare pure gli abitanti del quartiere cinese che ne approfittano per scendere in strada e fare festa.
A casa Enigma tutto tace, anche perché sono le 6 del mattino e a quell’ora anche l’essenza della giustizia dorme. Però squilla il telefono.
- Driiin.
- Pronto, questa è la segreteria telefonica di Mister Enigma. Al momento non sono in casa, o magari ci sono però siccome vivo sempre in una perenne incertezza non sono in grado di fornirvi una precisa collocazione del sottoscritto in questo esatto istante. Anyway, lasciate un messaggio dopo il bip e vediamo di scendere a un compromesso. Bip.
- Enigma, razza di degenerato, rispondi subito al tuo commissario Riddle. Alza quella maledetta cornetta, è un ordine! Ah, un momento, ricordo solo adesso che Enigma si sveglia solo se si usano metodi dolci. Allora, vediamo se ne ricordo qualcuno. Enigma? Enigmuccio? Svegliati pigrone, ti ho preparato una colazione da favola a base di lenticchie e barbabietole. Su cucciolone Enigmone, alzati, dai… se ti alzi prestino ecco che ti arriva un bel bacino…
- Pronto commissario, che bella sveglia. Grazie.
- Grazie un corno, porta subito la tua carcassa qui al quartier generale. È una questione di vita o di morte, anzi più di morte che di vita.
- E la colazione?
- Potrai bere un sontuoso caffè liofilizzato della macchinetta. Adesso muoviti, ti voglio qui entro 3 secondi.
Dopo 15 secondi Enigma si presenta alla porta del commissario Riddle.
- E’ permesso? Sono Enigma… commissario? Che polverone qua dentro…
- Certo che c’è polvere, sto ristrutturando l’ufficio. Già che ci sono sto costruendo all’interno una villetta bifamigliare fronte mare con doppia esposizione, finiture di pregio in contesto signorile. Ehi, voialtri, attenti con quelle putrelle e smettetela di bere birra Prinz, siete in ritardo sulla tabella di marcia. A proposito di ritardo, Enigma, ti avevo chiesto di essere qui entro 3 secondi, ce ne hai messi 15. Niente caffè.
- Commissario, il locale caldaia lo dispone vicino alla taverna?
- Leva le mani dalla planimetria, parliamo piuttosto della minaccia che incombe sulla nostra povera città. Il temibilissimo Capitan Capo è evaso dalla prigione dove era stato rinchiuso e per il genere umano non ci sarà scampo. Sarà un’ecatombe, non sopravvivrà nessuno. Considerati già morto, Enigma.
- Capitan Capo? E chi sarebbe?
- Come chi è? È l’acerrimo nemico del Pianeta Terra, è il più grande costruttore di parcheggi del mondo, protettore dei parcheggiatori abusivi e pure di quelli con contratto a tempo indeterminato. Lo avevano sbattuto in carcere su un’isola del Lago Maggiore, un’isola talmente segreta che nessuno sa dove sia. Ma oggi lo hanno visto emergere dalle acque e salire sul diretto da Laven-on-Lake per Cadorna Station pagando il regolare biglietto. È la fine.
- Ma no, commissario, vedrà che si sistemerà tutto…
- Certo, Capitan Capo sistemerà tutto a suo modo. Getterà asfalto e catrame ovunque, erigerà autosili dappertutto. Non ci sarà più un solo filo d’erba e per noi amanti della Novelle Cuisine sarà una tragedia.
- Lo fermerò io, commissario. Mi dica dove si trova adesso.
- E che vuoi che ne sappia? So solo che qualche minuto fa ha telefonato a Radio Milan Town per richiedere il suo pezzo preferito “Everything in its right place” dei Radiohead. Nel sottofondo i nostri ingegneri acustici hanno isolato le seguenti parole “materiale in arrivo al binario 4 effettua treno stesso binario”. Ho attivato i massimi esperti di codici cifrati dell’universo ma nessuno è riuscito a scoprire cosa significa.
- Ok commissario, ci penso io.
- No Enigma. Non servirà a niente. Ormai siamo tutti spacciati. Resta qui con me a goderti le ultime ore di vita. Poi ci buttiamo insieme dalla finestra perché il nemico non ci colga da vivi. No, non gli daremo questa soddisfazione!
- Commissario, stia tranquillo. Salverò io il mondo. Mi dia solo qualche ora e vedrà.
- Ah sì? E allora muoviti, non c’è tempo da perdere. Io nel frattempo mi occupo dell’installazione dell’idromassaggio nel bagno padronale.
Enigma si fionda a Cadorna Station e sale su un treno svizzero al binario 4. Il treno è piuttosto vuoto e, per passare inosservato, il nostro eroe si siede di fianco a un gruppo di studenti del Politecnico e finge di essere uno di loro.
- Bella ragaz, oggi mi fiocino l’esame di Analisi1, brutta storia, qualcuno ha degli input per passarlo?
- Amico, smamma. Con quella faccia lì a chi la vuoi dare a bere? Scommetto che sotto a quell’impermeabile sei nudo. Fila via depravato schifoso!
- Ma no ragazzi, c’è un malinteso. Io sono Mister Enigma, il supereroe più…
- Tu sei un supererrore della natura, vecchio bavoso. Sparisci o chiamo la Polfer.
- Ok d’accordo. Ma voi studiate con profitto che un domani sarete la classe dirigente di questo paese…
- Ma vaffanbrodo, va’.
Enigma perlustra le altre carrozze. Giunto ormai all’ultima, nota che tutte le persone sedute sono disposte nei primi posti seguendo un ordine preciso.
- Se tanto mi dà tanto, allora Capitan Capo è ancora su questo treno. Chi altri se non un parcheggiatore potrebbe disporre le persone in questo modo? Per farlo uscire allo scoperto dovrò utilizzare l’arma della provocazione. Mi siedo in fondo, a casaccio, he he.
Infatti, dopo qualche minuto…
- Ehi capo, che ci fai parcheggiato laggiù. Di qua c’è posto. Vieni, vieni, vieni. Stop.
- A-ha, beccato. Sei tu Capitan Capo. Il tuo viaggio è terminato. Consegnati al sottoscritto Mister Enigma, che rappresenta la giustizia e vedremo di tenerne conto.
- Ma figuriamoci se mi arrendo a un povero demente come te. Dai, aria, aria che qui ho un sacco di lavoro da fare.
- Adesso ti ammanetto così non potrai più fare il monello.
- Levati di torno, babbeo, o ti trasformo in parcometro. Non hai capito niente della vita. Guardati in giro, guarda che casino abbiamo combinato… disordine, caos, il mondo è nelle mani perverse di uno stratega della confusione. Villette a schiera qui, capannoni industriali là, palazzoni di su, tralicci dell’enel di giù… tutto questo non ha senso. Meglio una bella colata di catramina e non ne parliamo più. Inoltre se sull’asfalto disegniamo delle strisce, possiamo mettere in ordine tutte le nostre automobili, per colore, per modello, per tipo di combustibile. Non sarebbe bello tutto ciò? Che sogno…
- Sogno? L’hai voluta tu. Mi costringi a estrarre la mia arma segreta, un indovinello terribile: se Pierino parte in quarta, non gli si spegne la macchina?
- Uh? Maledetto… che cosa hai combinato alle mie certezze? Sento venir meno la mia autostima, mi sento confuso, debole… debole… molto debole… ho paura, David… ho paura David…
E così anche questa volta il prode Enigma riesce a risolvere la situazione. Capitan Capo viene condannato a 5 anni di servizi socialmente utili nel ricovero delle auto trovate abbandonate sui portabagagli dei treni o sui binari delle Nord. Gli studenti del Politecnico saranno tutti bocciati al primo appello perché anziché seguire le lezioni giocavano a Tetris con la PSP. Enigma si reca immediatamente dal commissario Riddle, pieno di entusiasmo e di voglia di vivere.
- Commissario, il mondo è salvo! I nostri figli potranno continuare a sperare in un mondo migliore anche perché gli uccellini cinguettano sulle linee dell’alta tensione.
- Sì lo so, ho letto delle tue prodezze sull’edizione serale del Corriere della Sera, l’interessante quotidiano gratuito che mancava. Bravo Enigma, adesso però non ho tempo di festeggiare con te, devo recarmi al Luna Park della Schiranna di Varese, un luogo che offre sano divertimento, allegra giocosità e raffinato gusto nei dettagli.
- Va bene commissario. Le auguro una splendida serata. Io rimango qui a cambiare il toner alle stampanti.
- Bravo. Adesso esci per favore che devo scegliere il vestito più adeguato.
Enigma è felice. Perché anche se un uomo sbaglia ce ne sarà sempre un altro pronto a correggerlo. E noi vogliamo lasciarlo vivere di questa patetica illusione. Mentre riempie di sostanza cancerogena la stampante multifunzione con il sorriso sulle labbra, una donna delle pulizie senza permesso di soggiorno lo affronta.
- Madre de Dios, che spaghetto! Ma che cosa ci fare qui tu a quest’ora della noche? Adeso ora di mangiare polenta o bere aperitivo in locale ultra-glamour per tuti voi coleti bianchi di questa cità freda e inospitale. Quale esere tuo nome?
- Voi non sapete chi sono… e neppure io!
- Ok, ma togliti quel soriso dalle labra che mi infastidisce mucho.
- Va bene.
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4 commenti:
wow.
GRAZIE GRAZIE GRAZIE :°°)
bentornato ns sux eroe
Sono commosso! Il grande, mitico, unico, inarrivabile, immarcescibile, incommensurabile, innominabile Mr Enigma E' TORNATO!!!!
Senza di lui i vicoli di Milan Town cominciavano a farmi paura... Grazie Roy, stasera stappero' un Tavernello in tuo onore!
FINALMENTEEEEEEEEEEEEEEEEEEE
muchas graçias Roy x aver fatto di questo brutto venerdì un giorno migliore...
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