lunedì 14 maggio 2007

Lo zen e l’arte di viaggiare in treno - sesto racconto

Un giorno sul Malpensa Express, passò il controllore. “Biglietti non visti…” esclamò. Allora il maestro lo apostrofò “Signor controllore, lei ha già controllato il mio biglietto, tuttavia nel frattempo potrebbe essere mutato qualcosa, non crede?” Il controllore rimase stupito da tale affermazione e rispose “Perché dovrebbe essere cambiato qualcosa? Se il biglietto andava bene prima, andrà bene anche adesso...?”. Ma il maestro, insoddisfatto, insistette. “Prima il sole irradiava più calore, il vento era più calmo, gli uccelli volavano più in alto e il paesaggio era fitto di edifici. Adesso sta piovendo, siamo in piena campagna e i rondoni sono al riparo nei nidi. Qualcosa è cambiato…”. Il controllore, che quella sera aveva una cena con amici al ristorante Feeling di Samarate e non voleva perdere tempo in fandonie, si innervosì: “E va bene, vediamo ‘sti biglietti. È vero, sono già stati timbrati. State viaggiando con titoli di viaggio scaduti.” Così dicendo il controllore fece scendere il maestro e l’allievo a colpi di manrovesci a Vizzola Ticino in mezzo al nulla. L’allievo che fino ad allora non aveva proferito parola, disse: “Certo che ce le andiamo proprio a cercare, eh?”

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Una cavalcata di risate dalla prima all'ultima riga!!!

Da rileggere, con STOP THAT TRAIN, Vanilla Ice in sottofondo!

Roy Batty ha detto...

Complimenti a Rob, che ha concluso la Pisa Marathon in 3h 05' 12". E parlando di successi sportivi, io venerdì sera durante una partita di calcio mi sono insaccato due dita della mano destra. Ho perso il controllo dell'ultima falange del medio. Infatti scrivere queste poche righe mi procura grande dolore. Ma continuo lo stesso. Il calcio ti dà, il calcio ti toglie.
Nella mia carriera: innumerevoli distorsioni a entrambi le caviglie, all'alluce destro, al ginocchio sinistro (questo però sciando). Lussazione della spalla sinistra con conseguente intervento chirurgico, naso rotto. Aveva ragione mia madre, era meglio che facevo canottaggio.

Anonimo ha detto...

mi sa caro Roy che hai dimenticato "qualche" trauma cranico... :-)))