![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTTJgr9Y2m0HcTQ9b_oUAH4e6P9XH9sbH9EA4kifXUJzIHQs9pbAwB-jwRmxhUxMUwLV19CilEeGNs7Z_4NppX3p8eiDVS3m_ejuw23R6RzqtSvllpaaLSf0-YQFd9ekoEOrpolwFnLrc/s320/17.jpg)
martedì 18 settembre 2007
giovedì 13 settembre 2007
mercoledì 12 settembre 2007
martedì 11 settembre 2007
lunedì 10 settembre 2007
venerdì 7 settembre 2007
giovedì 6 settembre 2007
LeNord Confidential – Caffè Express
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpjel878thQrCCg8AjCS14oY22DdfhnFhd7JQK8Yr6WSP2dD4nbHggMf5x_Fhnukk-7f9-lsBQVnlxF1eG7UktgcReREeR1oWB4_8NvaXZ7WHBvwHdU-E_3QyV7pRc1xyh1p9WnYa6Zms/s320/lnc.jpg)
Noi agenti segreti, per contratto, dobbiamo essere precisi e puntuali. Ecco perché non prendiamo mai un treno delle Nord. Però, essendo anche noi uomini di mondo, possiamo immaginare le necessità dei pendolari, soprattutto al mattino: un buon caffè per iniziare la giornata. Che mondo sarebbe se nei vagoni delle Nord passasse un gentile signore in divisa che offre un espresso come Dio comanda, naturalmente compreso nel prezzo del biglietto? Sarebbe un mondo perfetto? Boh, comunque sia, Ignazio Clava, veterano della linea Milano-Asso, ci spiega come questa utopia possa essere realizzata con poco.
- Allora Ignazio, ci racconti di questa sua idea sensazionale.
- Be’, l’idea ha sorpreso anche me, perché non sono abituato ad avere idee. Sa, in casa mia è mia moglie che comanda, io al massimo decido quando è ora di tinteggiare le pareti… o cose così…
- Sì, questo però non ci interessa. Parliamo del progetto.
- Mah, il progetto è semplice. Io tra poco vado in pensione e piuttosto che stare a casa con mia moglie che poi mi ordina di fare i mestieri di casa… perché io faccio la lavatrice, io stendo, io stiro, io passo l’aspirapolvere, io sbatto i tappeti, io porto fuori la spazzatura…
- Signor Clava, per cortesia, non siamo consulenti matrimoniali. Ci racconti del progetto Caffè Express.
- Certo, che dire… insomma… la mattina preparo una bella moka da 12, salgo ad Asso e offro il caffè a dodici fortunati. Poi scendo a Seveso e torno a casa a piedi. Questa operazione mi tiene lontano da casa almeno fino alle 3 del pomeriggio, ora in cui mia moglie esce per andare a prendere il tè con le sue amiche. Calcolando che lei sta fuori per almeno quattro ore, io e mia moglie ci vediamo solamente alle 7 di sera…
- Va bene, arrivederci e grazie del suo tempo.
- Aspetti, mi faccia finire. Siccome alle 7 c’è la telenovela e poi si mangia davanti al TG, forse verso le 9 mi rivolge la parola per sgridarmi. Poi lei va a letto alle 10, quindi abbiamo un’ora di contatto. E un’ora al giorno posso sopportarla…
- Il suo progetto è un fallimento, come la sua vita matrimoniale. E poi… la moka… ma per cortesia. Addio.
- Un momento, aiutatemi vi prego. Non potete assumermi presso la vostra struttura? Ho bisogno di lavorare.
- Be’, ora che ci penso… un posto ci sarebbe. E anche ben pagato.
- No, dai! State scherzando?
- Sì.
mercoledì 5 settembre 2007
martedì 4 settembre 2007
Mister Enigma & the final countdown – seconda parte
Mister Enigma, dopo aver abbracciato (anche un po’ viscidamente) il commissario Riddle si dirige verso Cadorna Station per incontrare Mister Magoo e contemplare il pannello luminoso.
- Mister Magoo? Piacere Mister Enigma.
- Sì, sì, piacere un corno. Mentre tu te ne stai lì con le mani in mano, io cerco di salvare il mondo. Sto guardando attentamente il pannello per capirci qualcosa.
- Quella è la biglietteria. Il pannello è da quella parte.
- Ah, sfido io che non trovavo la soluzione.
- Solo 30 giorni e il nodo sarà sciolto… magari il dottor Sparty ha fatto degli errori di valutazione e il nodo si riferisce a qualcos’altro. Ma che cosa potrà mai significare? Il nodo di cosa? Forse si riferisce al nodo sull’ago di Oldenburg qui in piazza. Se dovesse sciogliersi potrebbe cadere e combinare una strage.
- Intanto che dici le sciocchezze, passami il cartoccio di Tavernello, please.
- Eccole signor Magoo… forse il pannello si riferisce al nodo autostradale di Bologna. Se si sciogliesse come farebbero i milioni di automobilisti a raggiungere le località balneari? Oppure si riferisce al nodo delle trattative sindacali in corso tra ferrotranvieri e Comune… oppure non lo so… ehi, ma quello non è il dirigente segreto? Che cosa sta facendo? Sta cambiando le pile al pannello luminoso… ma è matto? Qui c’è qualcosa di strano. Devo seguirlo. Credo proprio che lui non sia così estraneo alla vicenda come dice.
- Ecco, vattene che mi hai stufato.
Il dirigente segreto si dirige verso gli uffici delle Northern Railways. Enigma lo segue travestito da cactus e senza farsi scoprire entra insieme a lui nell’ufficio AIV (Affari Interni Vitali).
- Affari Interni Vitali. Chissà di che cosa si occupano…
Il dirigente segreto si alza di scatto dalla sua scrivania.
- Chi ha parlato?
Enigma imposta una voce in farsetto.
- Sono un cactus…
- Ah, ok. Credevo fosse una spia infiltrata. Adesso lasciami lavorare, cactus. Sono troppo nervoso, mancano solo 30 giorni e io non sono ancora pronto.
- Pronto per cosa?
- A rifare il nodo, mio bel cactus.
- Il nodo di cosa?
- Oh, cactus, basta con le domande. Il nodo della cravatta del Presidente delle Northern Railways. Io sono stato assunto apposta per rifare il nodo ogni mese. Siccome l’ultima volta me ne sono dimenticato, il Presidente si è molto irritato. Allora, per non scordarmene più, all’insaputa di tutti ho installato un pannello luminoso in Cadorna Station.
- Ora capisco. Solo 30 giorni e il nodo sarà sciolto, il nodo della cravatta del Presidente…
- Ehi, ma tu non sei un cactus parlante, tu sei Mister Enigma.
- Già e ti consiglio di togliere quel maledetto pannello immediatamente. La gente sta impazzendo dal terrore. Dovrai anche fare un’apparizione in TV in prima serata e chiedere scusa a tutti.
- Ok, ma non so come vestirmi. Metto il gessato scuro con cravatta d’argento?
- No.
- Un Principe di Galles con ascot?
- No.
- Un Duca d’Asburgo con papillon?
- Ok.
Grazie a Mister Enigma il mondo è salvo. Il dirigente segreto dopo aver chiarito la situazione, viene spostato per incompetenza all’ufficio movimento. Sparty viene licenziato dalla NASA e aprirà una distilleria clandestina di whiskey in Alabama. Patricia e Rodolfo fanno pace, ma solo nel 1894° episodio. Il commissario Riddle riempie la barca di branzini e organizza una festa in onore di Enigma, ma senza invitarlo per non fare figuracce. I pendolari tornano alla solita routine con la consapevolezza che le ferrovie stanno lavorando alla grande per rendere il viaggio più confortevole. Mister Enigma accompagna Mister Magoo al Malpensa Airport dove si imbarca per tornare a casa.
- Be’ caro Mister Magoo, faccia buon viaggio e grazie dell’aiuto che ci ha dato.
- Senza di me non avresti risolto il caso, babbeo di un babbeo.
- Già, grazie mille. Posso porle una domanda?
- Uffa, mi fai arrivare in ritardo al check in…
- Ma da vicino, ci vede almeno un po’?
- Come osi parlarmi in questo modo? Mi stai dando del cieco?
- Quanti sono questi?
- Ue’, quei gestacci li fai a tua sorella.
- Va bene.
- Mister Magoo? Piacere Mister Enigma.
- Sì, sì, piacere un corno. Mentre tu te ne stai lì con le mani in mano, io cerco di salvare il mondo. Sto guardando attentamente il pannello per capirci qualcosa.
- Quella è la biglietteria. Il pannello è da quella parte.
- Ah, sfido io che non trovavo la soluzione.
- Solo 30 giorni e il nodo sarà sciolto… magari il dottor Sparty ha fatto degli errori di valutazione e il nodo si riferisce a qualcos’altro. Ma che cosa potrà mai significare? Il nodo di cosa? Forse si riferisce al nodo sull’ago di Oldenburg qui in piazza. Se dovesse sciogliersi potrebbe cadere e combinare una strage.
- Intanto che dici le sciocchezze, passami il cartoccio di Tavernello, please.
- Eccole signor Magoo… forse il pannello si riferisce al nodo autostradale di Bologna. Se si sciogliesse come farebbero i milioni di automobilisti a raggiungere le località balneari? Oppure si riferisce al nodo delle trattative sindacali in corso tra ferrotranvieri e Comune… oppure non lo so… ehi, ma quello non è il dirigente segreto? Che cosa sta facendo? Sta cambiando le pile al pannello luminoso… ma è matto? Qui c’è qualcosa di strano. Devo seguirlo. Credo proprio che lui non sia così estraneo alla vicenda come dice.
- Ecco, vattene che mi hai stufato.
Il dirigente segreto si dirige verso gli uffici delle Northern Railways. Enigma lo segue travestito da cactus e senza farsi scoprire entra insieme a lui nell’ufficio AIV (Affari Interni Vitali).
- Affari Interni Vitali. Chissà di che cosa si occupano…
Il dirigente segreto si alza di scatto dalla sua scrivania.
- Chi ha parlato?
Enigma imposta una voce in farsetto.
- Sono un cactus…
- Ah, ok. Credevo fosse una spia infiltrata. Adesso lasciami lavorare, cactus. Sono troppo nervoso, mancano solo 30 giorni e io non sono ancora pronto.
- Pronto per cosa?
- A rifare il nodo, mio bel cactus.
- Il nodo di cosa?
- Oh, cactus, basta con le domande. Il nodo della cravatta del Presidente delle Northern Railways. Io sono stato assunto apposta per rifare il nodo ogni mese. Siccome l’ultima volta me ne sono dimenticato, il Presidente si è molto irritato. Allora, per non scordarmene più, all’insaputa di tutti ho installato un pannello luminoso in Cadorna Station.
- Ora capisco. Solo 30 giorni e il nodo sarà sciolto, il nodo della cravatta del Presidente…
- Ehi, ma tu non sei un cactus parlante, tu sei Mister Enigma.
- Già e ti consiglio di togliere quel maledetto pannello immediatamente. La gente sta impazzendo dal terrore. Dovrai anche fare un’apparizione in TV in prima serata e chiedere scusa a tutti.
- Ok, ma non so come vestirmi. Metto il gessato scuro con cravatta d’argento?
- No.
- Un Principe di Galles con ascot?
- No.
- Un Duca d’Asburgo con papillon?
- Ok.
Grazie a Mister Enigma il mondo è salvo. Il dirigente segreto dopo aver chiarito la situazione, viene spostato per incompetenza all’ufficio movimento. Sparty viene licenziato dalla NASA e aprirà una distilleria clandestina di whiskey in Alabama. Patricia e Rodolfo fanno pace, ma solo nel 1894° episodio. Il commissario Riddle riempie la barca di branzini e organizza una festa in onore di Enigma, ma senza invitarlo per non fare figuracce. I pendolari tornano alla solita routine con la consapevolezza che le ferrovie stanno lavorando alla grande per rendere il viaggio più confortevole. Mister Enigma accompagna Mister Magoo al Malpensa Airport dove si imbarca per tornare a casa.
- Be’ caro Mister Magoo, faccia buon viaggio e grazie dell’aiuto che ci ha dato.
- Senza di me non avresti risolto il caso, babbeo di un babbeo.
- Già, grazie mille. Posso porle una domanda?
- Uffa, mi fai arrivare in ritardo al check in…
- Ma da vicino, ci vede almeno un po’?
- Come osi parlarmi in questo modo? Mi stai dando del cieco?
- Quanti sono questi?
- Ue’, quei gestacci li fai a tua sorella.
- Va bene.
lunedì 3 settembre 2007
Mister Enigma & the final countdown
C’è buonumore oggi nell’aria di Milan Town. Il cielo splendidamente bianchiccio offre uno spettacolo mediocre come sempre agli abitanti e a Marino Palace hanno comunque deciso di fare pagare il biglietto della S.I.A.E. Mentre tutti ridono, scherzano e fanno a gara di rutti, al quartier generale il commissario Riddle cammina nervosamente succhiando un Chupa Chups al gusto lime.
- Non è possibile. Ogni volta che decido di partire per andare a fare pesca d’altura c’è un impiccio.
- Commissario, il dirigente segreto delle Northern Railways è arrivato. La attende nella sala riunioni “Barbie”.
- Enigma dov’è?
- Sta già giocando con il Ken.
Riddle sistema la canna da pesca e le lenze con molta calma sulla barca ormeggiata in ufficio. Poi finisce la partita a Solitario e si avvia stizzito nella sala Barbie.
- Allora, signori. Direi di saltare i preliminari e gli stupidi convenevoli di circostanza e passiamo direttamente al caso. Riassumo. All’interno di Cadorna Station è stato installato un pannello misterioso con un conto alla rovescia, su cui compare la seguente scritta “Solo TOT giorni e il nodo sarà sciolto”. Ovviamente, lo dico per i cretini, il TOT cambia di ora in ora, capito Enigma?
- Commissario, che c’è di misterioso? È il conto alla rovescia per l’inaugurazione del quadruplicamento. Finalmente, che bello, tutti i pendolari potranno viaggiare serenamente…
- Balle! Quale quadruplicamento? Signor dirigente segreto spieghi lei a Enigma la situazione.
- Sì, grazie per avermi concesso la parola. Dunque, noi delle Nord, come tutti sanno, non siamo mai stati precisi, figuriamoci se ci esponiamo con un cartello di quel tipo. Anche perché, scusate se parlo liberamente ma d’altra parte siamo tutti adulti e vaccinati, il quadruplicamento è un’enorme menzogna per raccattare clienti e voti alle elezioni. Questa installazione è del tutto estranea alla nostra azienda. Vi chiedo quindi di indagare per fare chiarezza e permettere che tutti noi si possa dormire sonni tranquilli con i soldi dei contribuenti. Posso avere dell’altro succo di mirtillo?
- Uhm. Commissario, mi faccia pensare…
- Enigma, tu non devi pensare, tu devi scattare. Non so se hai compreso la gravità della situazione. Entro stasera voglio il come, il perché e il quando di tutto questo casino. Chiaro? Anche perché i branzini non stanno mica ad aspettare i tuoi porci comodi. E smettila di pettinare la Barbie che le rovini i capelli setosi.
- Ok.
Enigma si rifugia nel suo ufficio per pensare. Ma pensare gli risulta difficile e allora accende la TV portatile in bianco e nero che gli ha regalato il commissario Riddle per la comunione. Si sintonizza su Patricia, una splendida telenovela argentina di nuova concezione e rivoluzionaria: gli attori recitano in diretta.
- Oh, Rodolfo. Ti amo come un panino al salame. Anche se so che mi metti le corna con Gabriela.
- Patricia, non dire così. Gabriela è un’impiegata della banca e io dovevo solo fare un bonifico.
- Non dire bugie, bastardo. Ti ho comperato il computer apposta per fare home banking.
- Sì, ma il programma si è chiuso inaspettatamente a causa di un errore 108…
- Smettila. Adesso dobbiamo andare a cena dai Gonzales, mettiti un abito decente e togliti quel gilet con gli strass. Ops, dalla regia mi dicono che dobbiamo interrompere il programma per un’edizione internazionale del telegiornale. Va be’ ci vediamo dopo…
- A tra poco, amici, anche dal vostro Rodolfo…
- E piantala, ignorante che non sei altro.
- Papapapaaaapppapapa. Buon giorno, questa è un’edizione straordinaria del TGWorldWide. Non abbiamo ancora nessuna novità sul mistero del pannello luminoso di Cadorna Station. Come potete vedere nelle immagini alle mie spalle, tutti gli orologi del mondo si sono sintonizzati su questo inquietante conto alla rovescia: Time Square, il Big Ben, l’orologio della parrocchia di San Vitale al Guazzo, eccetera. La situazione sta precipitando. I predicatori di tutto il mondo parlano di un imminente giorno del giudizio. Sentiamone uno a caso, il reverendo McBilbo in diretta da Venegono Springs, Ohio.
- Pentitevi, fratelli, pentitevi. Solo pochi giorni e saremo tutti giudicati. Date retta a un cretino, pentitevi finché siete in tempo.
- Bene, grazie al reverendo McBilbo, ci pentiremo. Ma non prima di aver dato la linea al celeberrimo astronomo Spartaco H. Jackson a capo della commissione d’inchiesta scientifica della NASA. Allora, dottor Jackson, pare che il suo team abbia trovato una spiegazione di questo pannello enigmatico…
- Grazie, mi chiami pure Sparty e diamoci del tu.
- Va bene, Sparty.
- Dunque. Il misterioso nodo che si scioglierà è quello del filo che ci lega alla nostra Galassia. Infatti, come potete vedere su questa illustrazione offerta gentilmente dal nostro sponsor, Cassiopea tra poco meno di un mese entrerà nell’orbita di Rank Xerox. Questo causerà uno spostamento di Vega di circa due anni luce, esattamente nella traiettoria di Blup. Come tutti sapete, è grazie a Blup che il Pianeta Terra descrive circonferenze perfette. Beh, la novità è che invece comincerà a dar fuori di testa e a descrivere triangoli, esagoni e disegni a mano libera, poi si lancerà, a causa della forza centripeta, verso il Sole. E, signori miei, anche se avete il Pinguino De Longhi in casa, la vedo dura…
- Che possibilità abbiamo di salvarci dalla catastrofe, Sparty?
- Le stesse che ha la Solbiatese di qualificarsi per la Champions League.
- Bene, grazie a Sparty per la sua analisi. Non mi resta che augurarvi una buona serata e si salvi chi può. E adesso torniamo alla telenovela. Ah, dalla regia mi dicono che gli attori si sono dati alla macchia. Allora, fuori programma, mandiamo in onda una puntata dell’A-Team.
Enigma è terrorizzato. La Terra sta per scomparire e lui non ha soluzioni. Decide di tornare nell’ufficio di Riddle, almeno per abbracciarlo.
- Commissario, ha seguito il TG?
- Certo, Enigma. Sparty è un uomo che sa il fatto suo. Qui siamo tutti spacciati. Io parto per la pesca d’altura, l’ultima della mia vita.
- Ma commissario, non proviamo a fare nulla? Chiamiamo qualche supereroe, magari unendo le forze riusciamo a mantenere Blup al suo posto.
- Oh, Enigma, Enigma. Sapessi i tentativi che ho già fatto. Ho chiamato la CIA, il KGB, MI5, ONU, U2, IVA, ICI e Saclà.
- Quelli dei sottaceti?
- Già. Nessuno ha saputo rispondermi, perché non c’è più nessuno negli uffici. Sono tutti scappati dai loro cari, per stare insieme in questi ultimi giorni. I supereroi sono volati via verso nuovi mondi. L’unico rimasto è Mister Magoo, se vuoi lo trovi nella hall di Cadorna Station. Be’, addio Enigma. Io mollo gli ormeggi e parto. Ah, scioglimi il nodo della cima… sciogli il nodo… il nodo…
Fine prima parte
- Non è possibile. Ogni volta che decido di partire per andare a fare pesca d’altura c’è un impiccio.
- Commissario, il dirigente segreto delle Northern Railways è arrivato. La attende nella sala riunioni “Barbie”.
- Enigma dov’è?
- Sta già giocando con il Ken.
Riddle sistema la canna da pesca e le lenze con molta calma sulla barca ormeggiata in ufficio. Poi finisce la partita a Solitario e si avvia stizzito nella sala Barbie.
- Allora, signori. Direi di saltare i preliminari e gli stupidi convenevoli di circostanza e passiamo direttamente al caso. Riassumo. All’interno di Cadorna Station è stato installato un pannello misterioso con un conto alla rovescia, su cui compare la seguente scritta “Solo TOT giorni e il nodo sarà sciolto”. Ovviamente, lo dico per i cretini, il TOT cambia di ora in ora, capito Enigma?
- Commissario, che c’è di misterioso? È il conto alla rovescia per l’inaugurazione del quadruplicamento. Finalmente, che bello, tutti i pendolari potranno viaggiare serenamente…
- Balle! Quale quadruplicamento? Signor dirigente segreto spieghi lei a Enigma la situazione.
- Sì, grazie per avermi concesso la parola. Dunque, noi delle Nord, come tutti sanno, non siamo mai stati precisi, figuriamoci se ci esponiamo con un cartello di quel tipo. Anche perché, scusate se parlo liberamente ma d’altra parte siamo tutti adulti e vaccinati, il quadruplicamento è un’enorme menzogna per raccattare clienti e voti alle elezioni. Questa installazione è del tutto estranea alla nostra azienda. Vi chiedo quindi di indagare per fare chiarezza e permettere che tutti noi si possa dormire sonni tranquilli con i soldi dei contribuenti. Posso avere dell’altro succo di mirtillo?
- Uhm. Commissario, mi faccia pensare…
- Enigma, tu non devi pensare, tu devi scattare. Non so se hai compreso la gravità della situazione. Entro stasera voglio il come, il perché e il quando di tutto questo casino. Chiaro? Anche perché i branzini non stanno mica ad aspettare i tuoi porci comodi. E smettila di pettinare la Barbie che le rovini i capelli setosi.
- Ok.
Enigma si rifugia nel suo ufficio per pensare. Ma pensare gli risulta difficile e allora accende la TV portatile in bianco e nero che gli ha regalato il commissario Riddle per la comunione. Si sintonizza su Patricia, una splendida telenovela argentina di nuova concezione e rivoluzionaria: gli attori recitano in diretta.
- Oh, Rodolfo. Ti amo come un panino al salame. Anche se so che mi metti le corna con Gabriela.
- Patricia, non dire così. Gabriela è un’impiegata della banca e io dovevo solo fare un bonifico.
- Non dire bugie, bastardo. Ti ho comperato il computer apposta per fare home banking.
- Sì, ma il programma si è chiuso inaspettatamente a causa di un errore 108…
- Smettila. Adesso dobbiamo andare a cena dai Gonzales, mettiti un abito decente e togliti quel gilet con gli strass. Ops, dalla regia mi dicono che dobbiamo interrompere il programma per un’edizione internazionale del telegiornale. Va be’ ci vediamo dopo…
- A tra poco, amici, anche dal vostro Rodolfo…
- E piantala, ignorante che non sei altro.
- Papapapaaaapppapapa. Buon giorno, questa è un’edizione straordinaria del TGWorldWide. Non abbiamo ancora nessuna novità sul mistero del pannello luminoso di Cadorna Station. Come potete vedere nelle immagini alle mie spalle, tutti gli orologi del mondo si sono sintonizzati su questo inquietante conto alla rovescia: Time Square, il Big Ben, l’orologio della parrocchia di San Vitale al Guazzo, eccetera. La situazione sta precipitando. I predicatori di tutto il mondo parlano di un imminente giorno del giudizio. Sentiamone uno a caso, il reverendo McBilbo in diretta da Venegono Springs, Ohio.
- Pentitevi, fratelli, pentitevi. Solo pochi giorni e saremo tutti giudicati. Date retta a un cretino, pentitevi finché siete in tempo.
- Bene, grazie al reverendo McBilbo, ci pentiremo. Ma non prima di aver dato la linea al celeberrimo astronomo Spartaco H. Jackson a capo della commissione d’inchiesta scientifica della NASA. Allora, dottor Jackson, pare che il suo team abbia trovato una spiegazione di questo pannello enigmatico…
- Grazie, mi chiami pure Sparty e diamoci del tu.
- Va bene, Sparty.
- Dunque. Il misterioso nodo che si scioglierà è quello del filo che ci lega alla nostra Galassia. Infatti, come potete vedere su questa illustrazione offerta gentilmente dal nostro sponsor, Cassiopea tra poco meno di un mese entrerà nell’orbita di Rank Xerox. Questo causerà uno spostamento di Vega di circa due anni luce, esattamente nella traiettoria di Blup. Come tutti sapete, è grazie a Blup che il Pianeta Terra descrive circonferenze perfette. Beh, la novità è che invece comincerà a dar fuori di testa e a descrivere triangoli, esagoni e disegni a mano libera, poi si lancerà, a causa della forza centripeta, verso il Sole. E, signori miei, anche se avete il Pinguino De Longhi in casa, la vedo dura…
- Che possibilità abbiamo di salvarci dalla catastrofe, Sparty?
- Le stesse che ha la Solbiatese di qualificarsi per la Champions League.
- Bene, grazie a Sparty per la sua analisi. Non mi resta che augurarvi una buona serata e si salvi chi può. E adesso torniamo alla telenovela. Ah, dalla regia mi dicono che gli attori si sono dati alla macchia. Allora, fuori programma, mandiamo in onda una puntata dell’A-Team.
Enigma è terrorizzato. La Terra sta per scomparire e lui non ha soluzioni. Decide di tornare nell’ufficio di Riddle, almeno per abbracciarlo.
- Commissario, ha seguito il TG?
- Certo, Enigma. Sparty è un uomo che sa il fatto suo. Qui siamo tutti spacciati. Io parto per la pesca d’altura, l’ultima della mia vita.
- Ma commissario, non proviamo a fare nulla? Chiamiamo qualche supereroe, magari unendo le forze riusciamo a mantenere Blup al suo posto.
- Oh, Enigma, Enigma. Sapessi i tentativi che ho già fatto. Ho chiamato la CIA, il KGB, MI5, ONU, U2, IVA, ICI e Saclà.
- Quelli dei sottaceti?
- Già. Nessuno ha saputo rispondermi, perché non c’è più nessuno negli uffici. Sono tutti scappati dai loro cari, per stare insieme in questi ultimi giorni. I supereroi sono volati via verso nuovi mondi. L’unico rimasto è Mister Magoo, se vuoi lo trovi nella hall di Cadorna Station. Be’, addio Enigma. Io mollo gli ormeggi e parto. Ah, scioglimi il nodo della cima… sciogli il nodo… il nodo…
Fine prima parte
venerdì 31 agosto 2007
giovedì 30 agosto 2007
mercoledì 29 agosto 2007
martedì 28 agosto 2007
Roy "Lichtenstein" Batty - 13
lunedì 27 agosto 2007
Bentornato Roy "Lichtenstein" Batty!
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0s6_JmbH-mfS3ZgvhSPAYycwd-vg7XpQliYJx4L3J-j_W_qJY3dD-ferjOfSFdXspKvQyNJFcPlEA2Rego_aPnuR9rjvodWvUGCMzeTdHCmvULijTEzqfhWVMf5YQTXlZRkbGKdG6dSo/s320/superbabbeo.jpg)
Riprendiamo a pubblicare le opere d'arte più ricercate del momento che, grazie al loro valore percepito, consentono alla Roy Batty Corporation di continuare a essere leader di mercato, ahahaha.
PS x tutti i miei amici pendolari: oggi sono giunto qui nella capitale milanese con la mia moto super veloce perciò non sono in treno e non ci vediamo. Magari ci si vede domani oppure no.
venerdì 27 luglio 2007
Roy Batty Corporation è leader di mercato
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBcMpBAIC3uVYgEA-3_SS193th7Qa-XRZJqw0Xg7tc8lRtlXtZfDLfuPRz5Bx04ZIaDSk7PUX7gVAqMGZi6ZHdlsTYWpzUvSScdRgaENYB4HphB0I-EUVUEed3xUoCFbuxzP7bOMW9Cxg/s320/grafico.jpg)
ANSA - Come è possibile ammirare nel delizioso grafico qui sopra, la Roy Batty Corporation ha chiuso il semestre alla grande e si conferma leader mondiale nella produzione di prodotti interessanti. La ACME certamente avanza con molta professionalità, ma non è escluso che entro la fine dell'anno, per non avere più seccature, il presidente Batty decida di assorbirla così la smettono di dare fastidio.
giovedì 26 luglio 2007
mercoledì 25 luglio 2007
martedì 24 luglio 2007
lunedì 23 luglio 2007
venerdì 20 luglio 2007
giovedì 19 luglio 2007
mercoledì 18 luglio 2007
martedì 17 luglio 2007
lunedì 16 luglio 2007
venerdì 13 luglio 2007
giovedì 12 luglio 2007
mercoledì 11 luglio 2007
giovedì 5 luglio 2007
Comunicazione importante
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFSpqnRS84r8ZDR5Nh_fVb8NGeJUlxXL4jAmKLlhcuBl05PkYyhBV0c4MD0mDZambjO4oYajG_gXtyjZMp35YJK0GdHpoTEByknPqpfMrki0TqcaY06hZwyXb2df7SsFeokBwEWL1llQk/s320/autoroy.jpg)
Come potete vedere dalla foto, il vostro Roy Batty sta per partire per il mare. E non in treno. Ma non preoccupatevi perché sto via solo per il fine settimana. Poi torno. E allora arrivederci a tutti e un caro saluto alla simpatica signora pendolare che ho incontrato stamattina e che si è scusata perché mi continuava a tocchettare la gamba con la sua gamba perché non riusciva a tenerla ferma perché le faceva male. In gamba signora. Arrivederci su un altro simpatico trenino delle Nord.
mercoledì 4 luglio 2007
Comunicazione urgente
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbd8uop0DWcwnBr9LpjuaiGu2eDdbMGCJMwuaL76TqPo1rr3Ebn207-3lxM0MTPTSWKo3V_e4rk2dtsicTWxq9ML2b-DCfFYDX-es1cnA-46uMnh8vXbpDOQl6l_26eAo8gWf85rsMUlQ/s320/annuncio.jpg)
Buongiorno, molti lettori mi hanno chiesto come sto e allora rispondo con questa bellissima foto che la redazione ha scattato negli studi della Roy Batty Corporation proprio l'altro giorno.
Oggi vorrei ringraziare quel ragazzo/signore (siccome avrà avuto la mia età non so se chiamarlo ragazzo o signore, forse è meglio ragazzo) che mi ha svegliato questa mattina in Cadorna. Mi sono addormentato sul 1024 da Laveno credo a Bovisa o a Serenella , non ricordo, e menomale che non sono finito al deposito di Novate. Grazie davvero.
Vorrete scusarmi se non aggiorno il sito con regolarità ma sono molto impegnato con le lezioni di stile sull'altro sito. Non vi chiedo di venire a trovarmi di là perché i miei lettori di qua non hanno bisogno di imparare lo stile.
Grazie a tutti dell'atenzione.
venerdì 29 giugno 2007
Acaro & Pulce - 62
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgGQrjTslcgKGYjEW-_F2az8mtRqqSrDar2iOjwwwfB6oVzCVwOpNitcc-rC81DE5PB4b-pKRTJWRn4OCixNiSB43VCmt7Fq-C73ZkdL-ckfV4TJ-z64N3mYIV6iIUS8dcZsfpW1PsNyE/s320/pozzanghera.jpg)
Oggi il 1024 è stato soppresso a Barasso e quelli come me che hanno preso il 26 da Varese si sono trovati davanti uno spettacolo agghiacciante. Sto cercando di dimenticare, ma sarà dura. Ridiamoci sopra con un divertente spettacolo di Acaro e Pulce, ahahaha. C'è poco da ridere.
x Rob: la fototessera qui a fianco è dell'anno scorso, l'ho fatta mentre ero in gita in Val Gardena. Ecco perché avevo solo un filo di grigio sulle basette, ahahaha. C'è poco da ridere pure qui.
mercoledì 27 giugno 2007
Formichiere e Purè - parte l'attacco
martedì 26 giugno 2007
Formichiere e Purè nella stanza dei bottoni
lunedì 25 giugno 2007
Formichiere e Purè: la genesi
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEju14tnpquO5Ln5fqRXLET3gNoI0qoCg786TBAlV_QIK0U0BsOQu4U5uTcdO6Ue1eddB3txPCrux0RK_1RCr52bxD0uqAQFuKMxiomlqgANddddP01DDBiEw-ux_ZxtKllAEhzdYl2RKsg/s320/primo.jpg)
La Roy Batty Corporation è sempre in movimento. Ecco la prima puntata di una nuova serie: Formichiere e Purè, due simpatici personaggi che vogliono conquistare il mondo. Avventure spaziali da seguire ogni giorno (o saltuariamente in funzione della voglia o meno di pubblicarle da parte della Roy Batty Corporation).
Grazie a tutti e buon divertimento.
Roy Batty Corporation
venerdì 22 giugno 2007
Acaro & Pulce - 61
giovedì 21 giugno 2007
Acaro & Pulce - 60
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSqz1ruXgJC8JrlHBeVsPDRfL4mGNvU4HdRakx4K-7CGdrbi_FNimwbYhkyeDLCYVJfqDjaEOKnPHD1jReAbh1ETJNu6SxPVBxpRiZVNq8kCnAQ6oJX3ZNQWmngsHd0gIAZP7RviVa7UE/s320/Emozioni.jpg)
Salve, come dicono certi zerbini davanti alle porte di casa. Oggi sebbene la vignetta di Acaro e Pulce sia la sessantesima, questo è il centesimo post che posto su questo blog postoso. Ho pensato di dedicarla al Pollonord che mi manca tanto, come il limone al fritto misto. I protagonisti sono Chioccia e Pulaster: non ho chiesto loro il permesso e spero non mi muovano querela.
Arrivederci da Roy Batty.
mercoledì 20 giugno 2007
Acaro & Pulce - 59
martedì 19 giugno 2007
Acaro & Pulce - 58
lunedì 18 giugno 2007
Acaro & Pulce - 57
venerdì 15 giugno 2007
giovedì 14 giugno 2007
mercoledì 13 giugno 2007
Lo zen e l’arte di viaggiare in treno - 16
Un giorno l’allievo stava gustando le pagine di Andata & Ritorno, il periodico delle Ferrovie Nord distribuito gratuitamente a tutti i pendolari. Al termine della lettura, lo sguardo dell’allievo volse verso l’orizzonte che a malapena si scorgeva dai finestrini sporchi del treno. Poi interrogò il maestro: “Oh pregiato precettore, con questa mia allitterazione vorrei chiederti come mai i pendolari sono sempre così arrabbiati con LeNord? Dalle pagine di questa pubblicazione tutto ha un aspetto così roseo e fragrante.” Il maestro che stava consultando in gran segreto il suo palmare, rispose con affetto: “Vedi, allievo acerbo come una nespola ad aprile, ognuno dipinge la realtà come vuole che sia. Se la vuoi vedere nera allora utilizzerai il pennello intinto nella china corvina; se la vuoi solare, allora la tua tela potrà essere cosparsa di porpora e miele.” L’allievo si strinse nel suo saio con il disorientamento sulle rughe del volto. “Maestro illuminante, che quotidianamente mi indichi la via come un navigatore satellitare, però sono confuso. Su questo giornaletto hanno pubblicato una lettera di un pendolare piuttosto ingiuriosa. A me sembra uno scherzo. La leggo: «Cara LeNord, i vostri treni fanno cagare, sono sempre in ritardo, non si trova mai posto da Malnate in poi, nessuno dà informazioni e gli abbonamenti costano caro. Volete darvi una mossa o no? Firmato, maestro zen, monastero di Tradate.» Ma chi può aver scritto una oscenità di questo genere? E perché hanno firmato con il tuo nome, oh mentore di squisita onniscienza?” Il maestro indirizzò gli occhi sul panorama di Garbagnate e parlò: “Ehi allievo, guarda. C’è una betoniera in azione.”
martedì 12 giugno 2007
Comunicato stampa
Milano, 12-06-07. Roy Batty Corporation, leader di mercato nel segmento pendolari e affini con prodotti di successo quali LN Confidential, Acaro & Pulce, Mister Enigma e tanti altri, ha deciso di intraprendere nuove politiche commerciali diversificando il prodotto e affrontando l’ostico mondo della moda.
In seguito all'assemblea del CdA di qualche settimana fa, è stato deciso di fondare un blog su Style.it e di parlare di temi strettamente legati alle griffe, al glamour, al trendy e a tanti altri temi stilosi. Fino a ieri la notizia era segreta. Oggi, grazie a questa nota, sarà pubblica a tutto il mondo.
Roy Batty in persona ha voluto dare l'annuncio in anteprima alla nostra agenzia di stampa e il suo commento è lapidario: "Non potevamo rinunciare a questa big opportunity, d'altra parte chi può parlare di stile con cognizione di causa se non noi della Roy Batty Corporation?"
E' vero, aggiungiamo noi, evviva Roy Batty.
Inoltre la Roy Batty Corporation ha voluto precisare che non si assume alcuna responsabilità in generale.
Ecco il sito che non si può fare a meno di seguire: http://roybatty.style.it/
In seguito all'assemblea del CdA di qualche settimana fa, è stato deciso di fondare un blog su Style.it e di parlare di temi strettamente legati alle griffe, al glamour, al trendy e a tanti altri temi stilosi. Fino a ieri la notizia era segreta. Oggi, grazie a questa nota, sarà pubblica a tutto il mondo.
Roy Batty in persona ha voluto dare l'annuncio in anteprima alla nostra agenzia di stampa e il suo commento è lapidario: "Non potevamo rinunciare a questa big opportunity, d'altra parte chi può parlare di stile con cognizione di causa se non noi della Roy Batty Corporation?"
E' vero, aggiungiamo noi, evviva Roy Batty.
Inoltre la Roy Batty Corporation ha voluto precisare che non si assume alcuna responsabilità in generale.
Ecco il sito che non si può fare a meno di seguire: http://roybatty.style.it/
lunedì 11 giugno 2007
Poesia
Blossom in springtime, summer has hay
winter can freeze you, fall leaves are grey.
A bird has the nest, a rabbit his hole
but please do remember, Roy Batty above all.
winter can freeze you, fall leaves are grey.
A bird has the nest, a rabbit his hole
but please do remember, Roy Batty above all.
venerdì 8 giugno 2007
Mister Enigma e la rivolta di Madre Natura
Il capo mondiale della CIA arriva in perfetto orario all’International Malpensa Airport. Qui lo attende una scorta composta da alcuni agenti del SISDE, il sindaco di Ferno, il parroco di Vanzaghello e l’impiegato dell’Informagiovani che lo accompagnano sul Malpensa Express direzione Milan Town centro città.
Dopo aver presieduto all’elezione di miss Cadorna Station in qualità di giurato, il capo della CIA raggiunge il commissario Riddle.
- Riddle, caro Riddle, come sta?
- Ottimamente. Quali pettegolezzi mi comunica oggi, signor capo della CIA?
- Eh, purtroppo oggi solo brutte notizie. Ieri sera ci hanno informato che Madre Natura è in rivolta. Ha ricevuto anche lei la notizia, intorno alle 17?
- Mi ci faccia pensare… no. A quell’ora guardo sempre la TV.
- Capisco. Be’ c’è poco da fare. Qui bisogna correre ai ripari. Purtroppo la Natura ha scelto Milan Town per scatenare la sua ira. Ci servono tutti i suoi migliori uomini. Io la aiuterei ma i miei agenti sono impegnati nella partita di basket annuale tra 007 e scuole elementari, che avrà luogo a Cincinnati nella giornata di domani.
- Certo. Il problema è che non mi viene in mente nessuno a cui affidare questo delicato compito.
- Non c’è neanche un supereroe nel suo libro paga?
- Sì, ci sarebbe Mister Enigma, ma lavora in nero.
- La gravità della situazione non ci permette di sottilizzare troppo…
- Ok.
Il commissario Riddle dopo aver intrattenuto il suo ospite con un tè indiano e degli ottimi biscotti allo zenzero fatti in casa dalla sua segretaria, raduna gli uomini.
- Maledizione! Adesso ci si mette anche la Natura. Chiamatemi Enigma, al brucio!
- Agli ordini, commissario, ma temo sarà difficile. È partito per un tour eno-gastronomico insieme a Superciuck.
- Non mi interessa un fico secco. Trovatelo, a costo di cercare sotto ogni tagliere di salumi!
Enigma viene raggiunto all’Osteria del Buon Carattere, in Aosta Valley. E ricondotto al quartier generale con un ambulanza dove gli vengono prestate le prime cure per intossicazione alimentare.
- Enigma, mentre tu mangiavi e bevevi a sbafo, la Natura si è ribellata al predominio umano.
- Mi permetto di dissentire, commissario, la Natura è libera di…
- Silenzio! Qui in Lombardy County ha piovuto giorno e notte. Ciò ha provocato un innalzamento dei fiumi e dei bacini di tutte le Before Alps. Ora la Natura minaccia di riversare un’onda anomala sopra la nostra bella città di Milan Town e di spazzare via tutto per darci una bella lezione.
- Commissario, contro la Natura non si può fare poi molto. Non crederà che si riesca a fermare così facilmente…
- Enigma, questo è affar tuo. Noi vogliamo vivere in una Milan Town tranquilla e poter praticare il minigolf quando vogliamo. E ora parti e torna vincitore, in Cadorna Station troverai un TSR nuovo di pacca a tua disposizione.
In tutta la sua vita Enigma non è mai stato così confuso. D’accordo combattere contro balordi, freaks, supereroi in crisi esistenziale, ecc., ma ragionare con la Natura non è così semplice, soprattutto quando ha ragione lei. Ma ragione su che cosa? Enigma vuole scoprirlo perciò si avvia con lo splendente TSR verso le Before Alps.
- Buongiorno macchinista, il treno oggi è un po’ vuotino o sbaglio?
- Quando ci sono i pendolari devo avere a che fare con le bestie, quando non ci sono i pendolari mi mandano i cretini… Sveglia Enigma! È un servizio speciale questo!
- Ah, già. È vero. Il commissario Riddle mi ha altresì ordinato di evacuare tutta la zona a Nord di Milan Town, forse dovremmo utilizzare il megafono…
- Tranquillo, la popolazione è già stata sgomberata: hanno mandato uno spot informativo durante la televendita di Giorgio Mastrota.
- Hanno sgomberato tutti tranne quella signora, guardi.
- Hai ragione. Ehi ma io quella sciura lì la conosco, è convinta che tutto ciò che luccica sia oro.
- Ma che cosa sta facendo?
- Sta acquistando una scala per il Paradiso.
Il TSR prosegue nel suo viaggio e più si inoltra nelle viscere delle montagne, più l’aria diventa fredda, più il cielo si scurisce, più il terreno diventa franoso. E proprio a causa di un principio di smottamento il macchinista arresta il TSR.
- Uè, qua la situazione diventa friabile.
- Uhm, io scendo e proseguo a piedi. Viene con me?
- Non ci penso neanche. Devo compilare il verbale di viaggio e ne avrò per almeno due ore.
- Va bene. Allora a più tardi.
- Sì, sì, adesso vai.
Enigma si appropinqua verso la folta foresta che appare maligna e minacciosa. Su un sentiero di fango, il nostro eroe procede cauto e guardingo accompagnato da sinistri rumori di acqua scrosciante. Ma svoltata una curva lo attende uno spettacolo sovrannaturale. Un’onda anomala alta quanto il grattacielo Pirels, sede dell’amministrazione di Lombardy County, giace immobile, come in un fermoimmagine di quei graziosi film sui disastri naturali realizzati con due lire. L’enorme massa di acqua comincia a parlare.
- Chi sei tu, pellegrino temerario?
- Mah, di preciso non lo so. In genere mi chiamano…
- Ho capito, tu sei Mister Enigma, quella specie di supereroe… così quei degenerati impuniti hanno mandato te come ambasciatore? Be’ sappi che io non mi fermo dinanzi a nessuno. La mia ira non sarà placata finché voi umani non sarete scomparsi dalla faccia della Terra. Riverserò le mie immense membra acquose su tutte le lande, spazzerò via le escrescenze mostruose che voi deviati avete generato, monderò i campi e i prati dai vostri veleni, non risparmierò nessuno.
- Ma Natura, in mezzo ai numerosi colpevoli vivono anche creature innocenti.
- Non mi interessa, per quel che mi riguarda siete tutti criminali. Al contrario di ciò che accade nella vostra società, io ho riflettuto a lungo prima di prendere una decisione. Il mio verdetto è distruzione. E non intendo ritornare sui miei passi.
- Natura, immagino che neanche uno dei miei indovinelli potrebbe farti cambiare idea…
- Povero Enigma. Tu che hai sempre difeso i deboli, i mentecatti, gli straccioni e i pendolari, ora ti ritrovi qui a sacrificarti per primo. Ti premierò con una morte istantanea. D’accordo?
- Prendi solo me e salva l’umanità, te ne prego. Io non ho una famiglia che mi aspetta, non ho impegni importantissimi, non ho molto da fare in generale. Ma a valle la gente desidera continuare a vivere. Crede in un futuro migliore e si dà da fare ogni giorno per migliorarsi.
- Ne sei sicuro? Davvero saresti disposto a morire per i tuoi simili?
- Sì.
- Mi fai tenerezza, Enigma. Era tanto che non provavo tale sentimento. Ho cambiato idea. Risparmierò tutti, per questa volta. Ma… c’è un ma. Non posso trattenere questa immensa quantità d’acqua. Devi costruire un bacino artificiale con una diga.
- Ma come faccio? Non sono mica un castoro…
- Usa il TSR e la tua intelligenza. E ora lasciami al mio dolore.
- Grazie Natura. Io ti giuro che d’ora innanzi noi tutti avremo più rispetto per te.
- Sì certamente. Dai adesso vattene che devo finire il mio sudoku rupestre.
Enigma torna al TSR con un’eccitazione quasi infantile. Spiega tutto al macchinista che rimane impietrito.
- Cosa? Dovremmo sacrificare un TSR nuovo di zecca per fare una diga? Ma tu sei matto.
- Ma dai signor macchinista, c’è in gioco il nostro destino!
- Ok. Tanto più che a me questo treno non è che piaccia poi tanto. Bon, facciamo ‘sta diga.
- Già, il problema è come…
- Facile. Facciamo un po’ di retromarcia, disattiviamo l’ESP, sterziamo sulla sinistra, un colpo ai freni e tac! Ecco fatto. Il treno è per traverso.
- Magnifico. La perfetta aderenza della testa e della coda con i dorsi della vallata creerà una diga sontuosa. Lei è un genio. Ora scappiamo.
Enigma e il macchinista scappano verso la valle esultando e cantando le canzoni degli Alpini. La Natura riversa la sua massa d’acqua che, grazie al TSR, formerà un bacino artificiale dal quale pescare acqua per l’energia idroelettrica.
A Milan Town tutta la popolazione si è radunata in piazza ed esulta con divertenti cori, tipo: “Che bella diga.”, “Evviva la diga.”, “Chi ama la diga tiri una riga.”, “Forza Inter” e altri ancora. Il commissario Riddle, invitato dal capo della CIA, partirà per una caccia al tesoro a Springfield, Missouri. Il macchinista verrà licenziato per aver distrutto il TSR. Enigma lo raggiunge al deposito di Novate.
- E adesso che cosa farà, signor macchinista?
- Penso che me ne andrò in California a bordo di un grosso aeroplano.
- Wow, che bello, come mai?
- Qualcuno mi ha detto che là c’è una ragazza con l’amore negli occhi e fiori tra i capelli.
- Ok.
Dopo aver presieduto all’elezione di miss Cadorna Station in qualità di giurato, il capo della CIA raggiunge il commissario Riddle.
- Riddle, caro Riddle, come sta?
- Ottimamente. Quali pettegolezzi mi comunica oggi, signor capo della CIA?
- Eh, purtroppo oggi solo brutte notizie. Ieri sera ci hanno informato che Madre Natura è in rivolta. Ha ricevuto anche lei la notizia, intorno alle 17?
- Mi ci faccia pensare… no. A quell’ora guardo sempre la TV.
- Capisco. Be’ c’è poco da fare. Qui bisogna correre ai ripari. Purtroppo la Natura ha scelto Milan Town per scatenare la sua ira. Ci servono tutti i suoi migliori uomini. Io la aiuterei ma i miei agenti sono impegnati nella partita di basket annuale tra 007 e scuole elementari, che avrà luogo a Cincinnati nella giornata di domani.
- Certo. Il problema è che non mi viene in mente nessuno a cui affidare questo delicato compito.
- Non c’è neanche un supereroe nel suo libro paga?
- Sì, ci sarebbe Mister Enigma, ma lavora in nero.
- La gravità della situazione non ci permette di sottilizzare troppo…
- Ok.
Il commissario Riddle dopo aver intrattenuto il suo ospite con un tè indiano e degli ottimi biscotti allo zenzero fatti in casa dalla sua segretaria, raduna gli uomini.
- Maledizione! Adesso ci si mette anche la Natura. Chiamatemi Enigma, al brucio!
- Agli ordini, commissario, ma temo sarà difficile. È partito per un tour eno-gastronomico insieme a Superciuck.
- Non mi interessa un fico secco. Trovatelo, a costo di cercare sotto ogni tagliere di salumi!
Enigma viene raggiunto all’Osteria del Buon Carattere, in Aosta Valley. E ricondotto al quartier generale con un ambulanza dove gli vengono prestate le prime cure per intossicazione alimentare.
- Enigma, mentre tu mangiavi e bevevi a sbafo, la Natura si è ribellata al predominio umano.
- Mi permetto di dissentire, commissario, la Natura è libera di…
- Silenzio! Qui in Lombardy County ha piovuto giorno e notte. Ciò ha provocato un innalzamento dei fiumi e dei bacini di tutte le Before Alps. Ora la Natura minaccia di riversare un’onda anomala sopra la nostra bella città di Milan Town e di spazzare via tutto per darci una bella lezione.
- Commissario, contro la Natura non si può fare poi molto. Non crederà che si riesca a fermare così facilmente…
- Enigma, questo è affar tuo. Noi vogliamo vivere in una Milan Town tranquilla e poter praticare il minigolf quando vogliamo. E ora parti e torna vincitore, in Cadorna Station troverai un TSR nuovo di pacca a tua disposizione.
In tutta la sua vita Enigma non è mai stato così confuso. D’accordo combattere contro balordi, freaks, supereroi in crisi esistenziale, ecc., ma ragionare con la Natura non è così semplice, soprattutto quando ha ragione lei. Ma ragione su che cosa? Enigma vuole scoprirlo perciò si avvia con lo splendente TSR verso le Before Alps.
- Buongiorno macchinista, il treno oggi è un po’ vuotino o sbaglio?
- Quando ci sono i pendolari devo avere a che fare con le bestie, quando non ci sono i pendolari mi mandano i cretini… Sveglia Enigma! È un servizio speciale questo!
- Ah, già. È vero. Il commissario Riddle mi ha altresì ordinato di evacuare tutta la zona a Nord di Milan Town, forse dovremmo utilizzare il megafono…
- Tranquillo, la popolazione è già stata sgomberata: hanno mandato uno spot informativo durante la televendita di Giorgio Mastrota.
- Hanno sgomberato tutti tranne quella signora, guardi.
- Hai ragione. Ehi ma io quella sciura lì la conosco, è convinta che tutto ciò che luccica sia oro.
- Ma che cosa sta facendo?
- Sta acquistando una scala per il Paradiso.
Il TSR prosegue nel suo viaggio e più si inoltra nelle viscere delle montagne, più l’aria diventa fredda, più il cielo si scurisce, più il terreno diventa franoso. E proprio a causa di un principio di smottamento il macchinista arresta il TSR.
- Uè, qua la situazione diventa friabile.
- Uhm, io scendo e proseguo a piedi. Viene con me?
- Non ci penso neanche. Devo compilare il verbale di viaggio e ne avrò per almeno due ore.
- Va bene. Allora a più tardi.
- Sì, sì, adesso vai.
Enigma si appropinqua verso la folta foresta che appare maligna e minacciosa. Su un sentiero di fango, il nostro eroe procede cauto e guardingo accompagnato da sinistri rumori di acqua scrosciante. Ma svoltata una curva lo attende uno spettacolo sovrannaturale. Un’onda anomala alta quanto il grattacielo Pirels, sede dell’amministrazione di Lombardy County, giace immobile, come in un fermoimmagine di quei graziosi film sui disastri naturali realizzati con due lire. L’enorme massa di acqua comincia a parlare.
- Chi sei tu, pellegrino temerario?
- Mah, di preciso non lo so. In genere mi chiamano…
- Ho capito, tu sei Mister Enigma, quella specie di supereroe… così quei degenerati impuniti hanno mandato te come ambasciatore? Be’ sappi che io non mi fermo dinanzi a nessuno. La mia ira non sarà placata finché voi umani non sarete scomparsi dalla faccia della Terra. Riverserò le mie immense membra acquose su tutte le lande, spazzerò via le escrescenze mostruose che voi deviati avete generato, monderò i campi e i prati dai vostri veleni, non risparmierò nessuno.
- Ma Natura, in mezzo ai numerosi colpevoli vivono anche creature innocenti.
- Non mi interessa, per quel che mi riguarda siete tutti criminali. Al contrario di ciò che accade nella vostra società, io ho riflettuto a lungo prima di prendere una decisione. Il mio verdetto è distruzione. E non intendo ritornare sui miei passi.
- Natura, immagino che neanche uno dei miei indovinelli potrebbe farti cambiare idea…
- Povero Enigma. Tu che hai sempre difeso i deboli, i mentecatti, gli straccioni e i pendolari, ora ti ritrovi qui a sacrificarti per primo. Ti premierò con una morte istantanea. D’accordo?
- Prendi solo me e salva l’umanità, te ne prego. Io non ho una famiglia che mi aspetta, non ho impegni importantissimi, non ho molto da fare in generale. Ma a valle la gente desidera continuare a vivere. Crede in un futuro migliore e si dà da fare ogni giorno per migliorarsi.
- Ne sei sicuro? Davvero saresti disposto a morire per i tuoi simili?
- Sì.
- Mi fai tenerezza, Enigma. Era tanto che non provavo tale sentimento. Ho cambiato idea. Risparmierò tutti, per questa volta. Ma… c’è un ma. Non posso trattenere questa immensa quantità d’acqua. Devi costruire un bacino artificiale con una diga.
- Ma come faccio? Non sono mica un castoro…
- Usa il TSR e la tua intelligenza. E ora lasciami al mio dolore.
- Grazie Natura. Io ti giuro che d’ora innanzi noi tutti avremo più rispetto per te.
- Sì certamente. Dai adesso vattene che devo finire il mio sudoku rupestre.
Enigma torna al TSR con un’eccitazione quasi infantile. Spiega tutto al macchinista che rimane impietrito.
- Cosa? Dovremmo sacrificare un TSR nuovo di zecca per fare una diga? Ma tu sei matto.
- Ma dai signor macchinista, c’è in gioco il nostro destino!
- Ok. Tanto più che a me questo treno non è che piaccia poi tanto. Bon, facciamo ‘sta diga.
- Già, il problema è come…
- Facile. Facciamo un po’ di retromarcia, disattiviamo l’ESP, sterziamo sulla sinistra, un colpo ai freni e tac! Ecco fatto. Il treno è per traverso.
- Magnifico. La perfetta aderenza della testa e della coda con i dorsi della vallata creerà una diga sontuosa. Lei è un genio. Ora scappiamo.
Enigma e il macchinista scappano verso la valle esultando e cantando le canzoni degli Alpini. La Natura riversa la sua massa d’acqua che, grazie al TSR, formerà un bacino artificiale dal quale pescare acqua per l’energia idroelettrica.
A Milan Town tutta la popolazione si è radunata in piazza ed esulta con divertenti cori, tipo: “Che bella diga.”, “Evviva la diga.”, “Chi ama la diga tiri una riga.”, “Forza Inter” e altri ancora. Il commissario Riddle, invitato dal capo della CIA, partirà per una caccia al tesoro a Springfield, Missouri. Il macchinista verrà licenziato per aver distrutto il TSR. Enigma lo raggiunge al deposito di Novate.
- E adesso che cosa farà, signor macchinista?
- Penso che me ne andrò in California a bordo di un grosso aeroplano.
- Wow, che bello, come mai?
- Qualcuno mi ha detto che là c’è una ragazza con l’amore negli occhi e fiori tra i capelli.
- Ok.
mercoledì 6 giugno 2007
Lo zen e l’arte di viaggiare in treno - 15
Un giorno l’allievo e il maestro intrapresero un viaggio alla volta di Cadorna Station seduti di fianco al povero mentecatto che diceva di non sapere chi fosse. Il maestro, che ebbe molta compassione di lui, gli chiese “Oh pellegrino dagli occhi perduti e dal viso deforme, qual è il tuo nome?” Il cretino, che non pensava qualcuno potesse interessarsi di lui, rispose con eccitazione: “Io? Il mio nome è mister Enigma.”. L’allievo, ritenendosi autorizzato a intervenire nella amabile discussione, domandò al povero pezzente: “Ma come mai dici di non sapere chi sei? Hai appena enunciato il tuo nome…”. Lo straccione rispose: “Ebbene, sì il mio nome lo conosco, ciò che non conosco è la mia posizione in questa società, il motivo per cui esisto e la méta che devo raggiungere”. Il maestro, con modi paterni e anche un po’ leziosi, si espresse: “Caro viandante, le risposte che cerchi sono ardue da trovare. Potrei contare sui fili d’erba di questo campo, che possiamo ammirare dal finestrino imbrattato dai writers, i nomi delle persone che hanno i tuoi medesimi dubbi. Non temere, anche io e il mio allievo, che conosciamo la luce ogni tanto abbiamo i tuoi stessi timori.” Mister Enigma, accecato dalla felicità, si mise a gridare: “Ma allora posso essere dei vostri! Che bello finalmente qualcuno che può aiutarmi a superare…” Il maestro lo bloccò: “Calma Enigma, qui non c’è mica scritto «Centro recupero poveri scemi», il monastero è al completo e comunque c’è selezione all’ingresso.”
Mister Enigma si congedò umilmente e disse “Ok, partirò per un tour enogastronomico”. L’allievo, turbato, si rivolse al maestro: “Oh precettore di diafani principi, non ti pare di essere stato un po’ troppo duro con lui?” Il maestro, con sguardo fiero e nel contempo accomodante, rispose: “No”.
Mister Enigma si congedò umilmente e disse “Ok, partirò per un tour enogastronomico”. L’allievo, turbato, si rivolse al maestro: “Oh precettore di diafani principi, non ti pare di essere stato un po’ troppo duro con lui?” Il maestro, con sguardo fiero e nel contempo accomodante, rispose: “No”.
martedì 5 giugno 2007
I vincitori del concorso “Questo l’ho fatto io”
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbdlePgUmG5OZDXVcVOefV5eLH-nFcX75fpD9bk3N5tPt-brMy6Y3dKytxdOByINr1_oDtmTPoYAtclJhaWYZQeyjfwcm24Udgp0qYaBW0ij4hwLVw7PAoThkrx0wfmHhTqiA1KggkpRM/s320/concorso_rob.jpg)
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjs85OqirMkbVDGvbrTMvZVaLVP_ZSTuTgemGAB1Xh1U_qWUnMvCeJqOD7Fnf12cEhukl62-6JtB4a1TpaS6qFLZk7qVLFj1-iWo060qxl8fP-tas7CRsu758klj_dXHpnQpU12rl4Qrek/s320/concorso_pulaster.jpg)
Buongiorno, ecco i risultati del nostro ricco concorso. Al primo posto si classifica Anonimo che ha realizzato una splendida e originale vignetta. Davvero molto spiritosa, caro Anonimo. Purtroppo però Anonimo si è ritirato perché si è ricordato che per motivi religiosi non può partecipare a gare competitive. Al secondo posto, a pari merito, si sono piazzati Pulaster e Rob che quindi diventano i veri vincitori. Complimentoni!
Ecco le loro vignette.
Un grande e bavoso abbraccio a voi da Acaro e Pulce.
lunedì 4 giugno 2007
Lo zen e l’arte di viaggiare in treno - quattordicesimo racconto
Un giorno l’allievo, durante la meditazione mattutina sul regionale 1024 per Milano Cadorna, si mise a ridere sonoramente. Il maestro che fingeva di raggiungere l’illuminazione e invece stava dormendo come un porco, si svegliò di soprassalto e lo sgridò.
“Che cosa hai da ridere così sguaiatamente? Allievo, i latini, pur appartenendo alla cultura occidentale, dicevano saggiamente che il riso abbonda sulla bocca degli stolti.” L’allievo si rifugiò nel suo saio, afflitto dal cazziatone di prima mattina e si scusò: “Scusami maestro, è solo che quel pendolare mi fa ridere. Dorme con la bocca aperta e ciondola di qua e di là come un salame in una cantina maleodorante.” Il maestro lo riprese di nuovo. “Ah, bene. Deridi il prossimo, quando saresti tu da deridere per la tua pochezza e superficialità. Ricordati che quando punti il dito accusatore contro qualcuno, ci sono ben tre dita puntate contro di te.” L’allievo che non aveva capito un’acca di quest’ultima affermazione si ritirò nei suoi pensieri e seguì con lo sguardo uno strano personaggio che stava passando nello scompartimento. Il maestro si mise a ridacchiare. L’allievo, che non perdeva occasione di far pesare al suo mentore le cadute di tono, lo punzecchiò: “Maestro, prima dici a me di non ridere delle altrui disgrazie e poi fa lo stesso con quel povero straccione che è appena passato.” Il maestro si difese: “Hai ragione, ma quello era davvero un cretino di prima categoria, e poi lo hai visto come era conciato? Sembrava un mentecatto. Mi piacerebbe sapere chi è…”.
Lo strano figuro si fermò, fece qualche passo indietro e si rivolse al maestro: “Voi non sapete chi sono. E neppure io.”
“Che cosa hai da ridere così sguaiatamente? Allievo, i latini, pur appartenendo alla cultura occidentale, dicevano saggiamente che il riso abbonda sulla bocca degli stolti.” L’allievo si rifugiò nel suo saio, afflitto dal cazziatone di prima mattina e si scusò: “Scusami maestro, è solo che quel pendolare mi fa ridere. Dorme con la bocca aperta e ciondola di qua e di là come un salame in una cantina maleodorante.” Il maestro lo riprese di nuovo. “Ah, bene. Deridi il prossimo, quando saresti tu da deridere per la tua pochezza e superficialità. Ricordati che quando punti il dito accusatore contro qualcuno, ci sono ben tre dita puntate contro di te.” L’allievo che non aveva capito un’acca di quest’ultima affermazione si ritirò nei suoi pensieri e seguì con lo sguardo uno strano personaggio che stava passando nello scompartimento. Il maestro si mise a ridacchiare. L’allievo, che non perdeva occasione di far pesare al suo mentore le cadute di tono, lo punzecchiò: “Maestro, prima dici a me di non ridere delle altrui disgrazie e poi fa lo stesso con quel povero straccione che è appena passato.” Il maestro si difese: “Hai ragione, ma quello era davvero un cretino di prima categoria, e poi lo hai visto come era conciato? Sembrava un mentecatto. Mi piacerebbe sapere chi è…”.
Lo strano figuro si fermò, fece qualche passo indietro e si rivolse al maestro: “Voi non sapete chi sono. E neppure io.”
venerdì 1 giugno 2007
Acaro & Pulce - 54
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZifSWN8DWzWj9L0aLVY5DxDC6l8Amkk9CyeB0jwOGK-mhktfMGMREXQJ1xE2SL0zvmDEOuNLofRKDbCtTjm931i7gNTneUbVezpXJ9ahKSE2v25S0FJFHJxEh1QGaCVAWY4pCV_xF5KM/s320/preghiera.jpg)
Anche se è venerdì, purtroppo debbo darvi brutte notizie: a causa della congiuntura economica e del brutto tempo, sono stati eliminati 100 dei 102 concorrenti del grande concorso "Questo l'ho fatto io". Rimangono pertanto in gara solamente Rob e Pulaster. Abbiamo deciso di protrarre la scadenza (peraltro mai ben definita) del concorso a lunedì. Partecipate, partecipate, partecipate!
La colonna sonora di oggi è "Non starmi così vicino" dei Polizia.
giovedì 31 maggio 2007
Lo zen e l’arte di viaggiare in treno - tredicesimo racconto
Un giorno il treno si fermò in aperta campagna. Dopo parecchio tempo di attesa l’allievo mostrò i primi segni di insofferenza. Il maestro che era intento a leggere delle gesta del maestro Anselmo Toyota su un libro in edizione economica, calmò il giovane. “Allievo diletto, alba di una nuova generazione di saggezza, prova a scrutare ciò che ti offre questo splendido giorno. L’erba, gli alberi, i corsi d’acqua e tutte le creature del cielo e della terra. L’allievo protestò: “Ma maestro di somma integrità qui non c’è un tubazzo da vedere. Ci sono solo erbacce infestanti e rottami.” Il maestro, severo ma sempre ragionevole, lo aiutò: “Allievo, prova a osservare con l’occhio della tua anima e percorrerai sentieri inesplorati, conoscerai animali rari, troverai il tuo stesso spirito. Guarda oltre quei rovi, vedi? Una strana creatura bruna sta pascolando proprio sotto i tuoi occhi e tu non te ne sei accorto. Se non ci fossi stato io ti saresti perso questo inedito spettacolo.” L’allievo, umilmente, rispose: “Maestro quella che tu indichi come bestia bruna è il telaio di uno scooter bruciato”. Il maestro reagì: “Insolente, come osi contraddire ciò che la mia anima percepisce?” Nel dialogo si intromise un pensionato che disse: “Guardi che ha ragione il ragazzo.” E il maestro rispose: “Lei si faccia gli affari suoi che camperà cent’anni.”
mercoledì 30 maggio 2007
Acaro & Pulce - 53
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwl8UFHFwYrCQfXz8nCnurAEoGXHZGfVXvQt8jdm0fpLImKvBKXFg7-3RmF_TqOYVdSoh_XwI9oB4Cex1JNN4Mn0L2OflgucCD0v5h3fsQVwTt1XA9pDcdaPA0WK4vpwNvw-FeQKE5k6Q/s320/fatherandson.jpg)
Un po' di buonismo non guasta mai...
La colonna sonora di oggi è Father and son di Cat Stevens (che adesso si chiama Yusuf Islam).
Comunicazioni urgenti:
1. finora, al grande concorso "questo l'ho fatto io" ha partecipato il 35% dei lettori (cioè 2). Un grandioso successo. Grazie.
2. Pulaster ha inviato un commento che contiene il suo testo per il concorso. Quindi non lo pubblico perché potrebbe influenzare la giuria e i partecipanti.
3. Oggi è una bellissima giornata.
martedì 29 maggio 2007
Grande concorso: questo l’ho fatto io
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Di notte non dormite perché vorreste essere affascinanti come Roy Batty?
Di giorno non riuscite a lavorare perché cercate di scrivere una sceneggiatura di Acaro & Pulce?
Niente paura, per il secondo caso abbiamo la soluzione: parte oggi il grande concorso legato alle avvincenti avventure di Acaro & Pulce. Scrivete il testo della vignetta qui sopra e vincete la pubblicazione della medesima su questo blog e un “ehi, complimentoni” da parte di Roy Batty.
Regolamento:
1. I partecipanti devono essere maggiorenni. Per provare che siete maggiorenni rispondete a questa domanda: “L’Italia è uno stato fondato sul lavoro?” Se avete risposto “sì”, siete maggiorenni e potete partecipare. Se avete risposto “non mi interessa, mi piace andare sulla microcar perché è puccosa” siete minorenni e dovete andarvene di qui.
2. Scrivete il testo al seguente indirizzo: royroybatty(chiocciola)gmail(punto)com (scritto in questo modo gli agenti segreti non mi possono spiare e inviare le mail del casinò).
Il testo deve essere chiaro e leggibile, possibilmente in stampatello. Le calligrafie oscene verranno cestinate. Vi consigliamo di scrivere così:
vignetta 1
acaro: finto testo
pulce: finto testo
vignetta 2
acaro: finto testo
pulce: finto testo
pendolare: finto testo
Ma è solo un consiglio, non voglio interferire con la vostra fantasia. (Non fate gli spiritosi scrivendo "finto testo" perché cestino tutto immediatamente.)
3. Non scrivete il testo sul monitor che io non lo vedo.
4. Non è che ho deciso di indire questo concorso per non fare niente, è che mi sembrava carino coinvolgere anche voi lettori.
5. Mi piacerebbe dare un premio in danaro a chi vince ma poi dovrei fare richiesta al ministero e infilarmi in un ginepraio burocratico… insomma è un po’ uno sbattimento.
6. I testi delle vignette inviati saranno sottoposti all'insindacabile giudizio di una commissione di esperti competenti e qualificati, di cui Roy Batty è il capo indiscusso.
7. Partecipate numerosi!
8. Il concorso scade quando lo riterremo opportuno.
In bocca al lupo.
La redazione
lunedì 28 maggio 2007
Acaro & Pulce - 52
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Oggi un sacco di novità. Prima di tutto il campionato di calcio è finito e quindi è ora di togliere la maglia invernale. Secondo: siccome ho rinnovato la carta d’identità, ho deciso di mettere la nuova fototessera qui a lato. Come vedete si capisce che sto invecchiando dalle basette bianche come quelle di mister Fantastic. Terzo: il mio amico maratoneta Rob ha fatto un’altra maratona, ha dedicato a me e a tutti voi la splendida e complessa Paranoid Android dei Radiohead. Grazie Rob, è stupenda e sofferta e la tua T-shirt è davvero elegante, ecco qui il link per vedere e ascoltare la canzone su TuTubo: http://www.youtube.com/watch?v=iItYKQCvUwI
Se anche voi volete richiedere una canzone al Rob-Emotional JukeBox, scrivete a Rob su TuTubo.
Quarto: ecco una nuova avventura di Acaro e Pulce.
Cordiali saluti, in fede Roy.
venerdì 25 maggio 2007
Lo zen e l’arte di viaggiare in treno - dodicesimo racconto
Un giorno l’allievo e il maestro viaggiavano su un treno S1. Il maestro era assorto nei suoi pensieri ma l’allievo, attanagliato dai dubbi di giovane acerbo, lo interrogò: “Maestro di inesauribile verità, punto di riferimento di illimitata saggezza, precettore dalle incommensurabili capacità di criterio, mentore di oltraggiosa luce, guida paterna di rigurgitante onestà, pregiatissimo educatore…”
Il maestro si destò e lo interruppe: “Allievo, mi devi chiedere un favore?”. L’allievo raggiante replicò: “Sì, stasera vorrei andare alla partita di calcetto con gli amici.” Il maestro rispose: “D’accordo, ma dopo torna subito al tempio, non fermarti all’aperitivo che poi ti ubriachi e perdi il senno della ragione”. L’allievo, preoccupato, chiese: “Neanche per un mojito?” “No” rispose il maestro. L’allievo incalzò: “Un cuba libre annacquato?” “No, neh…” replicò il maestro. Allora l’allievo tentò ancora: “Un campari orange?” E il maestro seccato rispose “Ok”.
Il maestro si destò e lo interruppe: “Allievo, mi devi chiedere un favore?”. L’allievo raggiante replicò: “Sì, stasera vorrei andare alla partita di calcetto con gli amici.” Il maestro rispose: “D’accordo, ma dopo torna subito al tempio, non fermarti all’aperitivo che poi ti ubriachi e perdi il senno della ragione”. L’allievo, preoccupato, chiese: “Neanche per un mojito?” “No” rispose il maestro. L’allievo incalzò: “Un cuba libre annacquato?” “No, neh…” replicò il maestro. Allora l’allievo tentò ancora: “Un campari orange?” E il maestro seccato rispose “Ok”.
giovedì 24 maggio 2007
mercoledì 23 maggio 2007
martedì 22 maggio 2007
Lo zen e l’arte di viaggiare in treno - undicesimo racconto
Un giorno l’allievo e il maestro viaggiavano su un treno diretto al monastero di Rovello Porro. Il maestro era in piena meditazione, l’allievo invece non riusciva a trovare la concentrazione. “Uffa, questo sole mi acceca, era meglio se mi sedevo in senso contrario”. Il maestro non batté ciglio e proseguì la sua estasi. L’allievo ancora ebbe da dire: “Mannaggia, questo panorama è sempre uguale, non c’è nulla di interessante da vedere.” Ma il maestro parve totalmente indifferente. L’allievo continuò: “Cavolo, questa musica che proviene dall’iPod del mio vicino è disgustosa”. Allora il maestro alzò il capo e si rivolse all’allievo: “Non è il sole, non è il panorama, non è la musica che mi distolgono dalla meditazione. Bensì i tuoi borbottii. Non puoi aprire gli occhi e comprendere la verità se sei distaccato dalla natura e da ciò che ti circonda. Prova a far parte di questo universo, a diventarne materia, a fondere il tuo spirito con l’essenza stessa della madre Terra.” In quel momento, dal finestrino entrò uno zanzarone che andò a posarsi sulla veste del maestro. Il maestro con un movimento goffo e scomposto la scacciò. “Sciò, sciò, via di qua, maledetta bestiaccia!” L’allievo stupito da quella reazione chiese: “Maestro, noto un’incoerenza con ciò che mi hai appena insegnato. Parli di natura, di coinvolgimento e poi allontani una creatura della madre Terra?”. Il maestro impartì una seconda importante lezione all’allievo: “Quando ce vo’, ce vo’.”
lunedì 21 maggio 2007
Lo zen e l’arte di viaggiare in treno - racconto decimo
Un giorno l’allievo e il maestro, insieme a molti altri pendolari, rimasero bloccati in mezzo ai campi su un locale per Varese. Data l’ora crepuscolare, la fame attanagliava tutti quanti. Il maestro chiese all’allievo: “Che cosa porti nella tua sacca, mio discepolo?” L’allievo rispose “Cibo e bevande per il nostro pic nic in riva al Lago di Varese.” Il maestro socchiuse gli occhi e parlò “Bene, dai a ognuno dei presenti un po’ del nostro cibo. Il maestro Anselmo Toyota dice sempre: un intero panino al salame rende felice un solo uomo, un solo boccone di panino al salame rende felici tanti uomini. Coraggio, distribuisci”. Allora l’allievo cominciò a donare pani di segale, gallette di farro, focacce di avena e cracker del Mulino Bianco ai viaggiatori, che furono contenti e ringraziarono. Poi l’allievo, soddisfatto della felicità altrui, decise di distribuire anche da bere ed estrasse dalla sua sacca un Tavernello. Ma il maestro lo redarguì: “No, quello dallo a me che ho sete”.
venerdì 18 maggio 2007
Lo zen e l’arte di viaggiare in treno - nono racconto
Un giorno l’allievo e il maestro salirono su un diretto per Como Lago. Il controllore passò nello scompartimento per controllare i biglietti. L’allievo, vedendolo, ebbe un sussulto che a fatica riuscì a controllare. Il maestro che era quasi in stato di ascesi, preferì risvegliarsi e interessarsi dell’emozione del suo discepolo. “Allievo diletto, che cosa ti fa trasalire? È per caso il King Burger che ti si ripropone?” L’allievo, chinò il capo umilmente e rispose “Maestro di stupefacente sapienza, mi sembra che il controllore sia George Clooney in carne ed ossa”. Il maestro sorrise e accarezzò la testa del ragazzo. “Oh caro il mio allievo, quanta innocenza sulle gote tue. Due arance ancor più rosse. Ma come può un personaggio famoso e di grande talento come quel bell’attore di Hollywood fare il controllore sulle Nord?”. L’allievo, oltremodo imbarazzato, si scusò. “Ha ragione, mio mentore, non so come possa essermi saltato in mente. Adesso mi ritiro nei miei pensieri”. Il maestro ebbe compassione e lo perdonò “Bravo allievo, pensa a meditare che è meglio”. Il controllore arrivò e chiese i biglietti al maestro. “Bilieto, preggo”. Il maestro cercò invano nella sua sacca, poi con molta flemma si rivolse al controllore: “Mi dispiace signore, abbiamo dimenticato gli abbonamenti al monastero.” Il controllore accennò un sorriso e disse: “No abbonamento? Non parti.” E fece rispettosamente scendere il maestro e l’allievo. Quest’ultimo, nella gravità della situazione, riuscì a cogliere il lato positivo “Maestro, abbiamo conosciuto George Clooney, non è fantastico?” Il maestro con la faccia contrita rispose severamente: “Fantastico sarà il modo in cui torneremo al monastero. A piedi fino a Como, porca putrella!” Così, l’allievo e il maestro si avviarono verso l’autostrada A9 facendo l’autostop.
giovedì 17 maggio 2007
Lo zen e l’arte di viaggiare in treno - ottavo racconto
Un giorno il maestro propose all’allievo un periodo di silenzio e contemplazione sul diretto 26 per Milano Cadorna. Mentre tutti i pendolari conversavano di argomenti noiosi, il maestro e l’allievo sedevano in silenzio assoluto. All’altezza di Serenella, un pendolare maldestro schiacciò un piede all’allievo e l’allievo emise un flebile “E ahio”. Il maestro alzò il capo e scosse la testa: “Allievo, si era detto di stare in silenzio!” L’allievo sconfortato rispose: “Ma anche lei ha parlato adesso, maestro di infinita verità”. Il maestro corrugò la fronte: “Hai ragione, basta con il silenzio, raccontami la puntata di ieri di Lost che me la sono persa a causa di una riunione condominiale.” L’allievo rispose: “Okkey maestro.”
mercoledì 16 maggio 2007
Acaro & Pulce - 50
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Interrompiamo momentaneamente i racconti zen che stanno avendo un successo strepitoso (io non ne ho letto neanche uno perché non conosco le lingue orientali, ma mi hanno detto che sono colmi di saggezza) per una puntata di Acaro e Pulce. La colonna sonora di oggi è Spectral Mornings di Steve Hackett.
Buona giornata dal vostro Roy Batty.
martedì 15 maggio 2007
Lo zen e l’arte di viaggiare in treno - settimo racconto
Un giorno il maestro stava meditando su una panchina a graticola presso la stazione di Bovisa. Arrivò il treno per Lambrugo, quello su cui il maestro e l’allievo dovevano salire, ma il maestro non mosse neppure la cima di un capello. L’allievo, un po’ in imbarazzo, decise di non disturbarlo. Passarono un paio d’ore e finalmente l’allievo si decise a parlare: “Venerabile maestro, il tempo scorre, così come i treni. Ne abbiamo già persi quattro. Vogliamo salire sul prossimo?” Il maestro si destò dalla sua concentrazione. “Abbiamo perso quattro treni? Quanto manca al prossimo?” L’allievo, temendo un rimprovero, rispose lesto “Tra un quarto d’ora, maestro di infinita grazia.” Il maestro gli sorrise e gli parlò. “Ok, allievo, allora accompagnami a prendere un caffè che oggi c’ho un abbiocco micidiale”.
lunedì 14 maggio 2007
Lo zen e l’arte di viaggiare in treno - sesto racconto
Un giorno sul Malpensa Express, passò il controllore. “Biglietti non visti…” esclamò. Allora il maestro lo apostrofò “Signor controllore, lei ha già controllato il mio biglietto, tuttavia nel frattempo potrebbe essere mutato qualcosa, non crede?” Il controllore rimase stupito da tale affermazione e rispose “Perché dovrebbe essere cambiato qualcosa? Se il biglietto andava bene prima, andrà bene anche adesso...?”. Ma il maestro, insoddisfatto, insistette. “Prima il sole irradiava più calore, il vento era più calmo, gli uccelli volavano più in alto e il paesaggio era fitto di edifici. Adesso sta piovendo, siamo in piena campagna e i rondoni sono al riparo nei nidi. Qualcosa è cambiato…”. Il controllore, che quella sera aveva una cena con amici al ristorante Feeling di Samarate e non voleva perdere tempo in fandonie, si innervosì: “E va bene, vediamo ‘sti biglietti. È vero, sono già stati timbrati. State viaggiando con titoli di viaggio scaduti.” Così dicendo il controllore fece scendere il maestro e l’allievo a colpi di manrovesci a Vizzola Ticino in mezzo al nulla. L’allievo che fino ad allora non aveva proferito parola, disse: “Certo che ce le andiamo proprio a cercare, eh?”
venerdì 11 maggio 2007
Lo zen e l’arte di viaggiare in treno - quinto racconto
Un giorno, su un diretto per Laveno, il maestro mise alla prova l’allievo con un problema. “Allievo, secondo te questo treno è sporco?” L’allievo rispose: “Oh sì, maestro. Il treno è davvero zozzo.” Il maestro allora gli pose questa domanda: “Dov’è lo sporco? Sul treno oppure nella tua concezione di sporco?”. L’allievo rifletté e cominciò un ragionamento assai complicato. “Lo sporco deriva dall’interdipendenza, non solo dallo stato in cui versa la carrozza e dalla mia concezione di igiene, ma anche dall’interdipendenza tra…” “Sciocco, tre volte sciocco!” lo interruppe il maestro “Il treno è delle Nord. Basta questo a determinare la sua sporcizia!” In quel momento passò il controllore e disse “Smettetela voi due di disturbare i pendolari, qui c’è gente che vuole riposare o elaborare dei dati con il computer portatile”. “Ok capo” si scusò il maestro.
giovedì 10 maggio 2007
Lo zen e l’arte di viaggiare in treno - quarto racconto
Un giorno il maestro e l’allievo stavano viaggiando su un locale per Novara. Il caso però volle che dovevano recarsi a Seveso. Dalle parti di Vanzaghello, l’allievo capì che qualcosa non stava andando per il verso giusto. Così disturbò il maestro, che era in piena meditazione. “Oh maestro di infinita saggezza, disturboti per avvertirti di un increscioso avvenimento. Credo che abbiamo sbagliato treno e di conseguenza la strada verso il monastero di Seveso.” Il maestro sorrise e aprì gli occhi. “Allievo timorato, nessuno sbaglia mai strada poiché le strade sono attitudini mentali. Scenderemo dal treno e aspetteremo quello che ci condurrà al monastero.”
Allora l’allievo precisò: “Veramente, venerabile maestro, dobbiamo scendere, poi prendere il primo treno in senso contrario che ci riporti a Bovisa e infine prenderne uno che vada in direzione Asso. L’operazione potrebbe farci impiegare più di due ore.” Il maestro corrugò la fronte. “E no, porca paletta, non voglio arrivare tardi per la cena, stasera ci sono gli strozzapreti alla bolognese. Chiamerò l’elicottero così faremo in tempo.” L’allievo si rasserenò e aggiunse: “Menomale, ho una fame da paura”.
Allora l’allievo precisò: “Veramente, venerabile maestro, dobbiamo scendere, poi prendere il primo treno in senso contrario che ci riporti a Bovisa e infine prenderne uno che vada in direzione Asso. L’operazione potrebbe farci impiegare più di due ore.” Il maestro corrugò la fronte. “E no, porca paletta, non voglio arrivare tardi per la cena, stasera ci sono gli strozzapreti alla bolognese. Chiamerò l’elicottero così faremo in tempo.” L’allievo si rasserenò e aggiunse: “Menomale, ho una fame da paura”.
mercoledì 9 maggio 2007
Lo zen e l’arte di viaggiare in treno - terzo racconto
Un giorno l’allievo e il maestro stavano viaggiando su un Malpensa Express.
L’allievo si destò dalle sue meditazioni ed esclamò: “Oh signur, Maestro, non abbiamo rinnovato l’abbonamento questo mese…” Il maestro congiunse le mani, inspirò, aprì gli occhi in pieno stato d’ascesi e rispose: “Allievo, dove tu vedi una preoccupazione, io vedo un’opportunità di crescita interiore”. Più tardi passò il controllore e fece scendere l’allievo e il maestro alla stazione di Bovisa a calci nel sedere.
L’allievo allora riprese: “Maestro, io non vedo alcuna opportunità di crescita. Siamo rimasti a piedi e dobbiamo raggiungere Cadorna con il sedere dolorante.” Il maestro per nulla preoccupato rispose: “Allievo ancora acerbo, non vedi? La crescita interiore è rappresentata da questo singolare viaggio a piedi sui binari…” Ma l’allievo non pareva ancora convinto “Maestro, quando dovremo entrare in galleria, con tutto quel buio e i treni che ti passano a un millimetro dalle orecchie, ci sarà da ridere…”. Allora il maestro rispose: “Hai ragione, scavalchiamo la recinzione e prendiamo un taxi.”
L’allievo si destò dalle sue meditazioni ed esclamò: “Oh signur, Maestro, non abbiamo rinnovato l’abbonamento questo mese…” Il maestro congiunse le mani, inspirò, aprì gli occhi in pieno stato d’ascesi e rispose: “Allievo, dove tu vedi una preoccupazione, io vedo un’opportunità di crescita interiore”. Più tardi passò il controllore e fece scendere l’allievo e il maestro alla stazione di Bovisa a calci nel sedere.
L’allievo allora riprese: “Maestro, io non vedo alcuna opportunità di crescita. Siamo rimasti a piedi e dobbiamo raggiungere Cadorna con il sedere dolorante.” Il maestro per nulla preoccupato rispose: “Allievo ancora acerbo, non vedi? La crescita interiore è rappresentata da questo singolare viaggio a piedi sui binari…” Ma l’allievo non pareva ancora convinto “Maestro, quando dovremo entrare in galleria, con tutto quel buio e i treni che ti passano a un millimetro dalle orecchie, ci sarà da ridere…”. Allora il maestro rispose: “Hai ragione, scavalchiamo la recinzione e prendiamo un taxi.”
martedì 8 maggio 2007
Lo zen e l’arte di viaggiare in treno - secondo racconto
Un giorno l’allievo e il maestro stavano viaggiando su un diretto per Laveno. L’allievo appariva molto preoccupato, perciò il maestro lo apostrofò: “Allievo caro, quale male nascondi nel profondo dell’anima? Apriti e liberati perché non sia più un peso obnubilante ma un fugace ricordo.” L’allievo un po’ imbarazzato rispose: “Maestro diletto, vedo uno spuntone arrugginito fuoriuscire dal sedile e provo timore che lei si possa pungere.” Il maestro sorrise e placidamente disse: “Ciò che tu vedi è solo il risultato di un fenomeno fisico ottico. Prova a vedere con gli occhi del tuo cuore e scorgerai…” Il maestro non fece in tempo a finire il suo pensiero che si punse. Allora disse: “Ahi, porca paletta. Questo spuntone è arrugginito e forse morirò di tetano.” L’allievo lo soccorse. “Maestro, la fortuna vuole che io viaggi sempre con il siero anti-tetano. Prenda, oh mio precettore.” Il maestro asciugandosi il sudore dalla fronte, sussurrò: “Grazie, mi hai salvato la vita. Questo però non ti autorizza a prenderti altre libertà e non inficia la nostra gerarchia, ok?” e l’allievo umilmente rispose: “Ok”.
lunedì 7 maggio 2007
Lo zen e l’arte di viaggiare in treno - primo racconto
Finalmente una rubrica seria, che ci introduce ai graduali stati di coscienza, caratterizzati da profonda comprensione dell’essere e della natura circostante, che scaturiscono dalla concentrazione meditativa.
Grazie a questa rubrica i vostri viaggi non saranno più gli stessi e le Ferrovie Nord dovranno cambiare nome in Ferrovie Est oppure Ferrovie d’Oriente, o altro ancora a piacere.
Un giorno l’allievo e il maestro stavano viaggiando su un diretto per Milano Domodossola.
“Che bello viaggiare in treno, maestro” disse l’allievo. E il maestro rispose “Caro allievo, viaggiare con il treno è il modo migliore di andare da A a B. Inoltre è come viaggiare nell’infinito, poiché ogni linea contiene infiniti punti.” Allora l’allievo ingenuamente chiese: “Sarà per questo che siamo in viaggio da tre ore e mezza?” Il maestro saggiamente rispose “No, il ritardo che subiamo è a causa del locale che si è rotto davanti al nostro diretto.” Il maestro aggiunse “Adesso ho sete, passami la Fanta”. L’allievo rispose “Ok”.
Grazie a questa rubrica i vostri viaggi non saranno più gli stessi e le Ferrovie Nord dovranno cambiare nome in Ferrovie Est oppure Ferrovie d’Oriente, o altro ancora a piacere.
Un giorno l’allievo e il maestro stavano viaggiando su un diretto per Milano Domodossola.
“Che bello viaggiare in treno, maestro” disse l’allievo. E il maestro rispose “Caro allievo, viaggiare con il treno è il modo migliore di andare da A a B. Inoltre è come viaggiare nell’infinito, poiché ogni linea contiene infiniti punti.” Allora l’allievo ingenuamente chiese: “Sarà per questo che siamo in viaggio da tre ore e mezza?” Il maestro saggiamente rispose “No, il ritardo che subiamo è a causa del locale che si è rotto davanti al nostro diretto.” Il maestro aggiunse “Adesso ho sete, passami la Fanta”. L’allievo rispose “Ok”.
venerdì 4 maggio 2007
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